UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

A Pupi Avati il Premio Santa Chiara

"E' un riconoscimento che mi riempie di gioia perche' avete saputo cogliere in due opere la profondità di alcuni valori che oggi vengono dimenticati o certe problematiche che sono sottovalutate". Sono queste la prime parole di Pupi Avati al quale mercoledì 10 dicembre è stato consegnato il XIII Premio televisivo Santa Chiara dal presidente del Comitato organizzatore Daniela Fanelli e da don Vittorio Peri, vicario episcopale per la Cultura e primo presidente del Comitato.
12 Dicembre 2014

"E' un riconoscimento che mi riempie di gioia perche' avete saputo cogliere in due opere la profondità di alcuni valori che oggi vengono dimenticati o certe problematiche che sono sottovalutate". Sono queste la prime parole di Pupi Avati al quale mercoledì 10 dicembre è stato consegnato il XIII Premio televisivo Santa Chiara dal presidente del Comitato organizzatore Daniela Fanelli e da don Vittorio Peri, vicario episcopale per la Cultura e primo presidente del Comitato. Il premio, che è consiste in incisioni e xilografie di otto artisti della Galleria del Cantico, è stato assegnato al noto regista bolognese per le due opere televisive andate in onda sulla Rai: "Un matrimonio" e un "Bambino cattivo". "In ambedue i lavori - si legge nelle motivazioni - con professionalità di alto profilo umano e artistico, il regista ha saputo non solo dare rilievo ai valori morali e spirituali di cui Santa Chiara d'Assisi è luminosa testimone per tutti, ma anche trasmetterli efficacemente al vasto pubblico  televisivo". La consegna è avvenuta direttamente alla Duea Film di Roma dove Avati ha accolto la delegazione assisana del Premio la cui cerimonia, già  fissata per venerdì  12 dicembre, è  stata anticipata e organizzata in forma ristretta nella sede della casa di produzione del regista a causa dello sciopero generale del 12. "Sono onorato e apprezzo davvero molto questo riconoscimento - ha continuato il regista - perché vuol dire che la città di Assisi non è  rimasta indifferente a certe tematiche come la sofferenza, che i figli vivono quando i genitori si separano", ben presente nel "Bambino cattivo". A margine della consegna Pupi Avati si è soffermato piacevolmente a parlare con la delegazione a cui ha presentato tutto il suo staff anticipando un lavoro con Rai Fiction su alcuni momenti fondamentali del Vangelo.