UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Andria “si forma” col giornale

Metti una sera… a parlare di Avvenire. È an­data proprio così. Con trenta giovani adul­ti, una trentina di persone che si incontra­no tutte le domeniche nella parrocchia San Sabino di Canosa di Puglia, per un’intera serata si è parla­to di Avvenire. Il gruppo usa spesso gli articoli del giornale per approfondire i temi della catechesi.
9 Dicembre 2009
Metti una sera… a parlare di Avvenire. È an­data proprio così. Con trenta giovani adul­ti, una trentina di persone che si incontra­no tutte le domeniche nella parrocchia San Sabino di Canosa di Puglia, per un’intera serata si è parla­to di Avvenire. Il gruppo usa spesso gli articoli del giornale per approfondire i temi della catechesi.
  Domenica scorsa, Giornata del quotidiano della dio­cesi di Andria, si è preferito sfogliato il giornale e confrontarlo con altre due testate nazionali, per co­gliere le diversità ed evidenziare le sue caratteristi­che peculiari. Per esempio tutti i giornali e i tele­giornali quel giorno pubblicavano i numeri dei par­tecipanti alla manifestazione contro Berlusconi te­nutasi sabato: qualche testata ha parlato di due mi­lioni, altri di un milione, altri ancora di novantami­la. 
  Avvenire è stato tra i pochi giornali che ha parla­to di un numero di partecipanti molto vicino a quel­lo dato poi dalla questura, a sottolineare l’attendi­bilità del giornale. Come anche è stato interessan­te leggere in terza pagina l’inchiesta sullo sfrutta­mento e gli orrori che continuano a verificarsi nel Kivu. La considerazione condivisa è che di alcuni Paesi non parla nessuno, come avviene per molti conflitti che non interessano. Avvenire parla di pro­blemi cari ai cattolici: la dignità della vita e della fa­miglia o la necessità di educare i giovani alla re­sponsabilità. Interessante è stato considerato da tut­ti il supplemento domenicale Agorà. Il quotidiano dei cattolici italiani è una grande op­portunità, un valido strumento di lettura ermeneu­tica della realtà del nostro tempo.

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