UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Con Avvenire, per un’etica delle virtù

Sarà il tema delle virtù alla luce della realtà di oggi il filo conduttore della Festa di Avvenire organizzata tra Terrasini e Cinisi, nell'arcidiocesi di Monreale...
11 Luglio 2017

Chi ha il coraggio di difendere le proprie idee fino alla fine? O usare la prudenza in un mondo in cui tutto, anche i sentimenti più intimi, vanno 'in piazza', seppur virtuale? Verrebbe da dire, ironizzando: virtù, queste sconosciute! E, invece, c’è chi scende in campo per offrire riflessioni adeguate su un argomento così profondo, coinvolgendo un’intera diocesi. Sarà proprio il tema delle virtù alla luce della realtà di oggi il filo conduttore della Festa di Avvenire organizzata tra Terrasini e Cinisi, nell'arcidiocesi di Monreale, e promossa dall'associazione culturale «Così per... passione!» in collaborazione con il quotidiano e l’Ufficio diocesano di Comunicazioni sociali. L’appuntamento – una delle otto feste locali di Avvenire che punteggiano l’estate – è in calendario per metà settembre (dal 14 al 17), ma il programma comincia ad avere già una sua fisionomia, articolandosi sul celebre verso dantesco «Considerate la vostra semenza:... per seguir virtute e canoscenza. Le virtù e la loro bellezza oggi». Se su fede, speranza e carità il dibattito è aperto e sempre vivo, sembrano dimenticate le 'sorelle' prudenza, giustizia, fortezza e temperanza. «Abbiamo pensato che fosse questo il contesto giusto per riaprire il confronto sui cardini non solo della fede, ma della società» sottolinea il presidente dell’associazione Ino Cardinale. La festa «Avvenire... per passione » (alla seconda edizione) vuole provare a offrire alcune catechesi sulle virtù teologali, affidate, tra gli altri, a monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, e a monsignor Antonio Staglianò, vescovo di Noto. E poi gli incontri, in via di definizione, sulle virtù cardinali, per culminare con l’evento «Giustizia, corruzione e mafia», al Palazzo arcivescovile di Monreale, con lo stesso Pennisi, monsignor Silvano Maria Tomasi, segretario delegato del Pontificio Consiglio giustizia e pace, Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, Nino Di Matteo, magistrato della Direzione nazionale antimafia, e Vittorio V. Alberti, professore di Filosofia alla Lateranense. Al centro il libro Corrosione. Combattere la corruzione nella Chiesa e nella società, scritto dal cardinale Peter Turkson, alla guida del dicastero vaticano per lo Sviluppo umano integrale, con Alberti. «Oggi occorre sottolineare il valore positivo di virtù come la giustizia e la fortezza – spiega l’arcivescovo –. Vogliamo rilanciare un’etica delle virtù, per costruire una società nuova, riscoprendo una tradizione antica, che è quella aristotelica-tomista».