UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

I vescovi del Triveneto per le testate diocesane

La crisi, colpendo i bilanci familiari, incide anche sulla lettura dei media cattolici, in particolare i settimanali diocesani. Ce ne sono 18 in Triveneto; 15 le diocesi, per cui alcune ne hanno due, testate in lingua tedesca e slovena. Un’autentica ricchezza culturale, oltre che religiosa e sociale, cui i vescovi non vogliono rinunciare. Da qui l’appello rivolto a fedeli, sacerdoti, parrocchie e gruppi: «Noi vescovi del Triveneto avvertiamo l’esigenza che i mass media di ispirazione cristiana, in particolare i settimanali delle nostre diocesi, siano più letti e diffusi....
2 Dicembre 2014

La crisi, colpendo i bilanci familiari, incide anche sulla lettura dei media cattolici, in particolare i settimanali diocesani. Ce ne sono 18 in Triveneto; 15 le diocesi, per cui alcune ne hanno due, testate in lingua tedesca e slovena. Un’autentica ricchezza culturale, oltre che religiosa e sociale, cui i vescovi non vogliono rinunciare. Da qui l’appello rivolto a fedeli, sacerdoti, parrocchie e gruppi: «Noi vescovi del Triveneto avvertiamo l’esigenza che i mass media di ispirazione cristiana, in particolare i settimanali delle nostre diocesi, siano più letti e diffusi. In essi, infatti, ravvisiamo la presenza delle idee, dei fatti e delle testimonianze che incorporano la logica del buon samaritano. Cioè le parole che danno ragione della speranza che è in noi e che si fonda sulla Buona Novella di Gesù Cristo. Per questa ragione – insistono i vescovi in un messaggio diffuso al termine della recente assemblea della Conferenza episcopale triveneta – vi invitiamo a prendere in seria considerazione, per chi non sia già assiduo lettore, l’opportunità di abbonarsi al settimanale diocesano».La crisi si affronta e si può governare se sapremo maggiormente mettere in campo impegno e solidarietà: cioè se nel lavoro, nella politica, nell’economia, nella cultura e nella famiglia diventerà prevalente la logica dell’'io mi prendo cura di te'. «Questa è la logica del buon samaritano: quella logica che, nella parabola, Gesù indica come bussola e criterio di orientamento di un retto ed efficace agire » e che i media cattolici possono divulgare nella forma più puntuale. E più diffusa (130mila copie alla settimana).
Don Lucio Bonomo, delegato triveneto delle testate Fisc e direttore de LaVita del popolodi Treviso, ringrazia i vescovi perché si fanno così carico della situazione difficile e, per molti aspetti grave, in cui i giornali versano, soprattutto per la difficoltà in questi tempi di crisi a mantenere gli abbonamenti e gli inserzionisti pubblicitari e per il venir meno progressivo dei contributi pubblici per l’editoria che, con il prossimo anno, saranno azzerati.
«Dobbiamo dire con chiarezza che è in gioco la sopravvivenza delle nostre secolari testate, o perlomeno un loro drastico ridimensionamento con un conseguente impoverimento per tutti», è l’allarme di Bonomo. «I nostri settimanali sono voci libere e autorevoli perché, pur essendo espressione di una diocesi e con una linea editoriale di ispirazione cristiana, sono molto attenti alla sensibilità e alle esigenze dei loro lettori e a quelle delle comunità cristiane». I vescovi, nel-l’attesa di una convocazione dei direttori delle testate per fare il punto della situazione, sollecitano gli abbonati a non lasciare, anzi, semmai a raddoppiare, regalando un abbonamento a un amico o a una famiglia che non può permetterselo. «Ai parroci, in particolare – si conclude l’appello dei vescovi –, va il nostro pressante suggerimento di caldeggiare anzitutto presso i collaboratori pastorali, gli aderenti all’Azione cattolica e i responsabili dei movimenti nonché presso le comunità – in tutte le circostanze possibili e opportune – la lettura del settimanale, sostenendo poi tutte le famiglie che desiderino intraprendere il rapporto con i mass media della diocesi».