UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La rinascita in pagina

A cinque anni dal sisma che ha colpito la regione, i media diocesani si confermano strumenti di coesione.
14 Marzo 2017

«Ora vedrete il tempio completato il ricordo visibile della Luce invisibile»: c'è spazio nel villaggio globale della comunicazione per questo 'ricordo' che si rende presente attraverso le opere dell'uomo, compreso il patrimonio artistico? È il quesito posto ai giornalisti dal vescovo di Carpi monsignor Francesco Cavina nel suo saluto introduttivo al convegno organizzato sabato a Carpi in preparazione alla solenne riapertura della Cattedrale prevista per il 25 marzo a cui seguirà, il 2 aprile, la visita di papa Francesco, a cinque anni dal sisma che ha colpito l'Emilia. L'evento formativo promosso dall'Ufficio comunicazioni della diocesi emiliana e dal settimanale Notizie con l'egida dell'Ordine dei giornalisti dell'Emilia Romagna, ha visto la partecipazione di oltre cento professionisti della comunicazione che hanno potuto conoscere, direttamente dalla voce delle istituzioni regionali e dall'ufficio tecnico della diocesi, informazioni aggiornate e impegni futuri sulla ricostruzione dei luoghi di culto. La riapertura della Cattedrale di Carpi, hanno riferito all'unisono i relatori, a cominciare da Giuseppe Caffulli, consigliere nazionale Ucsi, è un traguardo dal valore simbolico fortissimo per il territorio emiliano e può servire come esempio e motivo di speranza per le aree del centro Italia ancora provate da una situazione di emergenza post sisma. Proprio questo ponte simbolico tra l'Emilia e le altre regioni terremotate, si è realizzato grazie alla presenza di Mario Staffolani, direttore di Radio C1 della diocesi di Camerino-San Severino, Simone Incicco, caporedattore de L'Ancora della diocesi di San Benedetto del Tronto, oltre al collegamento telefonico con l'arcivescovo de L'Aquila, Giuseppe Petrocchi, che insieme con Chiara Genisio, vicepresidente Fisc e don Ermanno Caccia, direttore di Notizie, hanno documentato il ruolo fondamentale dei media per mantenere viva la coesione sociale e i motivi di speranza tra la popolazione spesso dispersa e smarrita.
Don Ivan Maffeis, direttore dell'Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, ha puntualmente messo a fuoco l'impegno della Cei nelle zone del Centro Italia interessate dal sisma, da un punto di vista economico per l'emergenza (colletta nazionale e 8xmille) e da un punto di vista spirituale, assicurando vicinanza e luoghi per il culto oltre a rafforzare la presenza dei media in modo che non venga meno l'attenzione dell'opinione pubblica. Il convegno si è concluso con l'intervento del critico d'arte Vittorio Sgarbi introdotto da Antonio Gaspari, direttore di Frammenti di pace. A Carpi è atteso questa sera il direttore di Avvenire Marco Tarquinio, a suggellare l'amicizia tra Carpi e il quotidiano dei cattolici, in preparazione alla visita del Papa. Per il 26 marzo, domenica successiva alla riapertura della Cattedrale, è prevista anche una giornata straordinaria di Avvenire, oltre 1.200 copie sono già state ordinate dalle parrocchie.
(Luigi Lamma)

da Avvenire del 14 marzo 2017, pag. 16