UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Montepulciano: fede e tecnologia a braccetto…

Riceviamo da Don Domenico Zafarana, direttore dell'Ufficio per le comunicazioni sociali di Mobntepulciano - Chiusi - Pienza, il racconto (pubblicato dal settimanale diocesano L'araldo poliziano) di un interessante esperimento di buona integrazione tra tecnologia e fede...
31 Gennaio 2012
Riceviamo da Don Domenico Zafarana, direttore dell'Ufficio per le comunicazioni sociali di Mobntepulciano - Chiusi - Pienza, il racconto (pubblicato dal settimanale diocesano L'araldo poliziano) di un interessante esperimento di buona integrazione tra tecnologia e fede...
 
 
Montepulciano è città d’arte, universalmente riconosciuta. Città piena di chiese, di associazioni, di cantine, di artigiani. Ma c’è una novità che accomuna tutti questi luoghi e quindi tutte le attività cittadine, non esenti le nostre chiese. Chiunque visita il centro storico - sfidando le salite e le discese – si imbatte immediatamente in cartelli segnaletici contenenti un codice QR (in inglese QR Code). Di cosa si tratta? È divertente notare il turista incuriosito, sia esso giovane o adulto che, con passo titubante, si avvicina a questo strano piccolo quadrato bianco e nero.
COS’È IL QR CODE?
È un codice a barre bidimensionale, composto da moduli neri disposti all’interno di uno schema di forma quadrata. Viene impiegato per memorizzare informazioni generalmente destinate ad essere lette tramite un telefono cellulare di ultima generazione o uno smartphone. In un solo crittogramma - in appena pochi millimetri – sono contenuti oltre undicimila caratteri numerici o alfanumerici. Il nome QR è l’abbreviazione dell’inglese «quick response» (risposta rapida), in virtù del fatto che il codice fu sviluppato per permettere una rapida decodifica del suo contenuto. Nella nostra Diocesi questo sistema è stato sviluppato dalla neonata azienza «QRSIT» che ha sede in Montepulciano e della quale fa parte, in qualità di Multimedia Manager, Paolo Giannini. Il capo del progetto - alla quale ha aderito con
entusiasmo la Diocesi, oltre al Comune - è Giordano Bifolchi che, personalmente, ha installato nelle chiese cittadine i piccoli riquadri contenenti il QRCode insieme alla connessione internet wi-fi per permettere a chiunque, in primis ai turisti, di connettersi liberamente per poter, altrettanto liberamente e con molta facilità, scaricare notizie e informazioni artistiche e storiche su quella determinata chiesa o su quella specifica opera d’arte all’interno della chiesa.
UTILITÀ E POTENZIALITÀ
Qualcuno ovviamente - immagino chi sia avanti negli anni – potrebbe rimanere perplesso dinanzi a quella che è una vera e propria rivoluzione non tanto turistica quanto culturale. Tramite il proprio telefono si ha accesso all’autore, alla data, alla descrizione dettagliata di quella pala d’altare, e magari di tutta la cappella che la contiene. Questo sistema permette infatti, in pochi secondi, di conoscere tutto su una determinata opera d’arte grazie al libero accesso alla rete
internet. Pur non sostituendo le sempre preziose e utilissime guide - sia quelle umane sia quelle cartacee – questo sistema permette al singolo visitatore, al singolo ragazzo che magari visita la nostra città – di accedere ad una quantità infinita di informazioni, magari salvandole sul proprio telefono cellulare per poi stamparle comodamente a casa. L’impresa – costata settimane di progettazione (si pensi al solo inserimento dei dati on-line) – vede Montepulciano in prima posizione per quanto riguarda la tecnologia più avanzata e questa a servizio della fede, a servizio delle nostre comunità parrocchiali. Pochi giorni fa è stato reso noto il messaggio di Benedetto XVI per la Giornata delle Comunicazioni Sociali: questo strumento moderno vuole essere un mezzo – così come la carta stampata e la parola di un conoscente – per avvicinare l’uomo a Dio attraverso l’arte, attraverso le meraviglie di cui è piena Montepulciano e l’intera Diocesi. Anche attraverso il QR Code si annuncia quel Vangelo che è culmine e fonte della nostra azione di credenti. Siamo grati al Vescovo Rodolfo per aver appoggiato questa iniziativa e per aver sostenuto coloro che hanno lavorato perché l’innovativa tecnologia potesse essere installata nelle nostre chiese. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito della società ideatrice www.qrsit.it o direttamente, in qualche chiesa poliziana, utilizzare il codice a barre. Provare per credere!