UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Nel ricordo di Piovanelli: il “parroco cardinale” che sapeva comunicare

Il Pastore che a 92 anni usava power point, fondatore del settimanale “Toscana Oggi” viene ricordato a Castelfiorentino, all'Oratorio di San Filippo Neri in piazza San Firenze (venerdì 9 dicembre, ore 17) e all’Oratorio dei Battuti presso la parrocchia di San Michele a Castello (venerdì 16 dicembre, ore 21).
1 Dicembre 2016

<Un padre e un fratello per tutti, un prete buono, povero e umile, mite e dolce, con il desiderio di compiere sempre la volontà divina, uomo di misericordia, promotore di comunione e di pace>. Accompagnata dalle parole dell’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, pronunciate nell’auditorium del Consiglio regionale della Toscana, viene presentata in queste settimane  l’ultima testimonianza di Silvano Piovanelli raccolta nel libro “Il parroco cardinale”, la biografia scritta da Marcello Mancini e Giovanni Pallanti per le edizioni Paoline (pp 144, euro 14), con la prefazione del segretario particolare mons. Luigi Innocenti.

piovanelliIl Pastore che a 92 anni usava power point, fondatore del settimanale “Toscana Oggi” su un progetto del suo predecessore card. Giovanni Benelli, è stato un esempio per gli  operatori delle comunicazioni sociali. Anche sotto questo profilo viene ricordato nelle numerose iniziative di promozione della biografia organizzate a Castelfiorentino, all'Oratorio di San Filippo Neri in piazza San Firenze  (venerdì 9 dicembre, ore 17), all’Oratorio dei Battuti presso la parrocchia di San Michele a Castello (venerdì 16 dicembre, ore 21).

È il giugno del 2016 - un mese prima che morisse - quando Mancini e Pallanti bussano  alla porta di Piovanelli,  che concede loro una lunga intervista sviluppata in una serie di incontri.  Contestualizzata, ci fa ripercorre le tappe principali della vita del cardinale ricostruendo una vicenda che abbraccia oltre novant'anni di storia dell'Italia e della sua città, Firenze: dall'infanzia in una famiglia contadina al seminario insieme a Lorenzo Milani, dai 19 anni da parroco nel "Comune più rosso d'Italia - Castelfiorentino -  fino ai diciotto anni passati alla guida della Chiesa fiorentina. Il volume propone inoltre  alcune lettere inedite, tra cui quelle di don  Milani, che fanno capire lo spessore e la spiritualità dell'arcivescovo fiorentino acquisiti sotto l’insegnamento del card. Dalla Costa e monsignor Enrico Bartoletti. Negli scritti indirizzati al suo padre spirituale, don Raffaello Bensi, così come nelle risposte di questo, nel carteggio con don Primo Mazzolari e in quello con altri religiosi, emerge un entusiasmo fuori dal comune, emergono le amicizie giovanili e gli anni della formazione sacerdotale, il rapporto con i compagni del seminario ed i fogli che don Milani utilizzava negli ultimi giorni di vita, quando ormai non riusciva più a parlare con i ragazzi  di Barbiana e con le persone care.

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