UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Un libro dai laboratori multimediali sull’Evangelii Gaudium

Il successo dei due incontri dei due incontri dell'11 e 18 novembre scorsi sull'Evangelii Gaudium, introdotti da una meditazione di padre Ermes Ronchi, hanno fatto sì che la Diocesi di Padova pensasse a trasformarli in sussidio.
13 Dicembre 2017

Ha ottenuto un successo oltre le aspettative la proposta della Diocesi di Padova dei due incontri dell'11 e 18 novembre scorsi sull'Evangelii Gaudium, introdotti da una meditazione di padre Ermes Ronchi e seguiti da laboratori con i linguaggi del cinema e teatro d'improvvisazione, un format pensato per essere esportato nei vicariati. Proprio a questo scopo, e per far fronte alle tante richieste giunte al termine dell'originale proposta, si è ritenuto opportuno realizzare uno stampato che possa indicare il percorso interattivo utile a replicare i laboratori a livello locale, anche oltre i confini della diocesi. Il breve itinerario sarà corredato da materiali multimediali curati dall'Ufficio diocesano comunicazioni sociali.
L'iniziativa, arricchita dalle meditazioni di padre Ermes Ronchi è frutto della collaborazione tra Ufficio comunicazioni sociali e Centro missionario diocesano.
«Le tante richieste ricevute riguardo i testi che padre Ermes Ronchi ha predisposto per i laboratori padovani sull'Evangelii Gaudium - spiega in una nota don Gaetano Borgo, direttore del Centro missionario diocesano e co-organizzatore dei due incontri di novembre - hanno stimolato noi e l'Ufficio comunicazioni sociali a lavorare sull'edizione di un testo che vedrà la luce nei primi mesi del 2018».
La declinazione cinematografica dell'esortazione apostolica, incentrata sul tema del grido, è stata curata da Arianna Prevedello, responsabile della comunicazione nazionale di Acec e collaboratrice dell'Ufficio comunicazioni sociali della diocesi patavina, mentre la proposta teatrale è stata composta ad Claudia Gafà e Andrea Masiero di Cambiscena.
«Abbiamo aggiunto alcune declinazioni moderne - spiega Agostino Rigon, coordinatore delle due mattinate - su richiesta di padre Ronchi che desiderava una maggiore interazione con i presenti ma soprattutto una riappropriazione sui temi scelti all'interno dell'esortazione apostolica e ci sembra di poter dire che il risultato è stato un primo frutto di fraternità semplice creatasi tra i partecipanti. Un metamessaggio che ci ha visti lasciare la sala incontri con il cuore più ricco e leggero».

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