UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

2010, Internet cambia marcia. E chiede nuovi protagonisti

La Rete si è trasformata da luogo di «navigazione» a spazio di interconnessione e convergenza cooperativa, nel quale si fa importante la presenza della Chiesa...
21 Gennaio 2010
Il 2010 consacrerà il Web come strumento mediatico e luogo virtuale di interazione tra gli utenti, di informazione personalizzata, di ricerca e di conoscenza. Non è un caso che lo Iadas, l’Accademia internazionale di scienze e arti digitali di New York, promotrice dei Webby Awards (gli Oscar del Web) e Ninja Marketing, il primo osservatorio italiano sul marketing non convenzionale, alla fine del 2009 hanno voluto conferire un riconoscimento a 11 eventi che, in questo decennio, grazie a Internet, hanno cambiato il mondo e con esso le forme di comunicazione, il modo di fare politica e cultura. Tra questi Wikipedia, Napster, la campagna elettorale di Obama e i social network. I 10 anni che ci siamo lasciati alle spalle hanno visto il lancio di Google AdWords, lo sviluppo di YouTube (dal quale il presidente Napolitano il 31 dicembre ha rivolto gli auguri agli italiani) e l’avvento di Facebook, MySpace e Twitter.
  Non male per la Rete delle reti che in pochi anni si è trasformata da luogo di 'navigazione' a spazio di interconnessione e convergenza cooperativa. I risvolti della medaglia del Web non mancano. Come la recente notizia, tutta italiana, relativa all’ultimo dell’anno: dopo avere studiato su Internet come fabbricare fuochi d’artificio 'fai da te' per festeggiare il capodanno, un ventisettenne si era dotato di tutto l’occorrente in ingente quantità. Per fortuna è stato scoperto e denunciato.
  A casa sua sono state rinvenute la formula chimica scaricata dal Web e un vademecum per la preparazione di giochi pirotecnici. Di questi tempi il fatto di trovare sul Web 'ricette' non propriamente da cenone fa molto pensare. Per fortuna dalla Rete emergono anche news confortanti: l’icona del punk tedesco Nina Hagen, oggi 54 anni, ha annunciato sul suo sito che scriverà un libro sul suo incontro con Dio. Hagen ha raccontato al tabloid tedesco Bild di avere ricevuto il battesimo e di voler condividere con i lettori la gioia di avere incontrato Gesù. È questa, tanto per citare due notizie, la doppia faccia della medaglia di Internet. I new media possono essere strumenti che veicolano messaggi positivi o negativi. Sta all’uomo utilizzarli con discernimento. «Ogni giorno – ha detto Benedetto XVI – attraverso giornali, tv, radio, il male viene raccontato, ripetuto, amplificato, abituandoci alle cose più orribili, facendoci diventare insensibili e, in qualche maniera, intossicandoci, perché il negativo non viene pienamente smaltito e si accumula». Ciò vale anche per Internet. Come ha detto il Papa, «abbiamo bisogno della bella notizia» per eccellenza, e cioè che «Gesù ha vinto il male». Resta dunque importante la presenza della Chiesa in Internet. Per tale motivo dal 22 al 24 aprile 2010 il convegno nazionale «Testimoni digitali» ha l’obiettivo di rafforzare l’attenzione della comunità ecclesiale alla comunicazione nel contesto dell’evangelizzazione, anche al fine di elaborare una riflessione che aiuti tutti a integrare il messaggio del Vangelo in questa nuova cultura digitale.