UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

24 gennaio, occasione da sfruttare

Calendario liturgico alla mano, il 24 gennaio è semplicemente una delle domeniche tra la conclusione del tempo natalizio e l’avvio della Quaresima. Ma la concomitanza della domenica con il giorno nel quale la Chiesa abitualmente propone la figura del patrono dei giornalisti e di chi si occupa di comunicazione, San Francesco di Sales, offre un’opportunità sulla quale vale la pena soffermarsi.
13 Gennaio 2010
Calendario liturgico alla mano, il 24 gennaio è semplicemente una delle domeniche tra la conclusione del tempo natalizio e l’avvio della Quaresima. Nella Messa dunque per una volta non si farà memoria del santo che viene ricordato in quella data, ovvero il grande Francesco di Sales. Ma la concomitanza della domenica con il giorno nel quale la Chiesa abitualmente propone la figura del patrono dei giornalisti e di chi si occupa di comunicazione offre, a ben vedere, un’opportunità sulla quale vale la pena soffermarsi. Oltre al tradizionale appuntamento di maggio con la Giornata mondiale delle comunicazioni, questo 2010 presenta infatti una seconda, insperata occasione per invitare la gente a riflettere sul ruolo dei mass media nella formazione della nostra mentalità, degli stili di vita, dei giudizi su quanto l’attualità ci propone a getto continuo: il 24 gennaio, appunto. Come? Per i sacerdoti l’evocazione di Francesco di Sales può essere il formidabile spunto di un’omelia nella quale proporre di considerare quanto la nostra stessa coscienza cristiana, alla ricerca di punti di riferimento certi e di un solido radicamento evangelico, venga insidiata dalla mentalità relativista proposta da carta stampata, tv, radio e web. Per i laici che si adoperano a qualunque titolo per l’animazione culturale della propria parrocchia la 'festa dei giornalisti' garantisce il 'pretesto' per allestire una iniziativa ben visibile: un banco dei libri, il lancio del settimanale diocesano, la diffusione di Avvenire... Anche la parrocchia che non si è ancora impegnata sul fronte della comunicazione può sperimentare la proposta – spesso sorprendente – di qualche copia del quotidiano dei cattolici a chi partecipa alla Messa domenicale. Si tratterà comunque di un’edizione che verrà arricchita con contenuti ad hoc sulle suggestioni offerte da una giornata che, comunque, per i giornalisti conserva la funzione di richiamo ai fondamenti della professione intesa come servizio e non come protagonismo o imposizione di visioni ideologiche della realtà. Una copia di Avvenire venduta o donata per invogliare la conoscenza di un giornale realmente alternativo consente di avviare un dialogo con quanti sembrano non nutrire dubbi sulle proprie 'certezze' e invece spesso si rivelano disponibili a rimettere in discussione quantomeno le proprie abitudini di lettura.
Ci sono dieci giorni per contattare il servizio vendite del quotidiano dei cattolici italiani e prenotare copie di Avvenire (02.67801; portaparola@avvenire.it).
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