UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

VatiVision, un nuovo servizio streaming on demand

La piattaforma offre contenuti di carattere culturale, artistico e religioso ispirati al messaggio cristiano.
9 Giugno 2020

Nasce VatiVision, il nuovo servizio streaming on demand di contenuti di carattere culturale, artistico e religioso ispirati al messaggio cristiano. Realizzato grazie alla collaborazione tra Officina della Comunicazione e Vetrya, con il supporto di UBI Banca, il progetto rappresenta un unicum nel panorama internazionale e dell’offerta digitale. “In una stagione dell’evoluzione umana che vede un intreccio stretto con lo sviluppo della comunicazione digitale e in cui la diffusione dei contenuti liquidi soppianta la solidità dei messaggi si è alla ricerca di una nuova solidità non di forma ma di sostanza”, ha commentato mons. Dario Edoardo Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze.

“Condividere è la parola chiave di questo nostro tempo. Il problema è cosa condividiamo. Oggi più che mai sentiamo il bisogno di trovare luoghi dove trovare e condividere il bene, il bello. Luoghi dove ritrovarsi. Luoghi che sentiamo affini. Per questo credo che progetti come quello di Vativision siano importanti, perché offrono una piattaforma di condivisione a chi cerca ancora un senso, una prospettiva”, ha osservato Paolo Ruffini, Prefetto Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede.

“Il nome stesso del progetto, VatiVision, svela l’obiettivo profondo che sta alla sua origine. 'Vision' rimanda alla natura profonda dell’iniziativa. Non è una semplice osservazione ma una convergenza di sguardi che liberano l’orizzonte. La visione di audiovisivi, infatti, suscita interessi, emozioni, liberando l’essenza dell’essere”, ha sottolineato Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali per il quale “nell’uso della tecnologia emerge una visione, appunto, di senso e di prospettiva capace di dare nuova linfa a progetti locali e nazionali: anche così si rafforza quel senso di comunità di cui, in questo tempo di emergenza sanitaria, abbiamo sentito grande bisogno”.