UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

ATOMS FOR PEACE: “Amok” (XL Recordings)

La caratura della band fa di questo lavoro uno degli album più significativi della nuova stagione: i nove frammenti irradiano certamente fascino e pathos, in un caleidoscopio di suoni nei quali paiono convivere tutte le inquietudini, le malinconie, le nevrosi, e anche le ansie spirituali di questo presente.
4 Marzo 2013
Il supergruppo guidato dal carismatico Thom Yorke dei Radiohead e da Flea, il bassista dei Red Hot Chili Peppers, s’è affacciato ai mercati con un attesissimo album di debutto.
La caratura della band (ai due sono da aggiungersi anche il celebre producer Nigel Gondrich, il batterista Joe Waronker e il percussionista brasiliano Mauro Refosco) fa di questo lavoro uno degli album più significativi della nuova stagione, almeno per gli appassionati di quel mix d’elettronica, psichedelica, dance, campionamenti, ipnosi ritmiche e squarci melodici che ha fatto la fortuna della rock band di Oxford.
Registrati in soli tre giorni, ma rifiniti per molte settimane seguenti, i nove frammenti   irradiano certamente fascino e pathos, in un caleidoscopio di suoni nei quali paiono convivere tutte le inquietudini, le malinconie, le nevrosi, e anche le ansie spirituali di questo presente. Il futuro dirà se questo Amok (secondo alcuni acronimo di “I am okay”) andrà catalogato solo come una parentesi sui generis dell’avventura Radiohead, come una divagazione solistica del suo leader, o come molti credono o sperano, quale incipit di un nuovo formidabile ensemble rock.
(Franz Coriasco)