UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

AA.VV.: “Beck Song Reader” (Virgin)

Disco strano ma intrigante questa raccolta di canzoni firmate da Beck, uno dei più carismatici song-writer statunitensi di questi ultimi anni.
25 Agosto 2014

Disco strano ma intrigante questa raccolta di canzoni firmate da Beck, uno dei più carismatici song-writer statunitensi di questi ultimi anni. Un progetto insolito: ben venti brani, stilisticamente assai variegati (si va dal country-folk al rock minimalista, passando per il pop d’autore e addirittura il ragtime), e interpretati da un bel campionario d’artisti, a loro volta assai diversi tra loro. A far da fil rouge e da collante è appunto questo talentuoso menestrello post-moderno che ha offerto tutti i brani in passerella.
Artisti per lo più poco noti al grande pubblico, ma tra i quali spicca qualche firma illustre come Norah Jones, Jarvis Cocker, Jack White, e anche qualche personaggio di culto come Loudon Wainwright, David Johansen, i redivivi Sparks, e Marc Ribot; quanto al summenzionato, l’artista californiano scende in pista in un solo brano, la suadente Heaven’s ladder, dagli aromi vagamente beatlesiani. 
Qualche anno fa lo si sarebbe definito un tribute-album, ma l’etichetta in questo caso suonerebbe riduttiva poiché si tratta di brani finora inediti e dunque di un progetto con ben più solide (e giustificate) ambizioni.
 
Franz Coriasco