UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

ADELE: “25” (XL Recordings)

Un disco ben fatto e godibile in ogni episodio, a conferma che si può fare del pop senza per questo sfornare chewing-gum. Il tutto in attesa del mega tour Adele Live 2016 che da fine febbraio la porterà sui palchi di 36 città europee.
7 Dicembre 2015

Adele Laurie blue Adkins, classe 1988, è attualmente la massima stella del pop britannico. Lo conferma anche questo suo ritorno discografico il cui singolo guida Hello ha ottenuto nella prima settimana di programmazione oltre un milione di download negli States: uno dei tanti record che sta polverizzando in questi giorni.
Quella di Adele è pura ortodossia pop: testi semplici, melodie intriganti, arrangiamenti di classe e moderni insieme, una gran voce sempre più personale e matura. In questo suo terzo album la fanciulla londinese offre una manciata di nuove canzoni perfette per continuare a farla navigare sicura nel mare magnum dei mercati internazional-popolari. Di certo questo suo ritorno sarà uno dei best-seller delle imminenti feste: niente di strano per un prodotto creato a misura di target, ma preservandone un certo aroma artigianale. Sorprendono semmai i plebiscitari consensi di critica che questa burrosa giovinotta continua a raccattare ovunque, e senza dover ricorrere ai sensazionalismi più o meno stucchevoli di tante colleghe. Perché l’Adelina è trendy sì, ma decisamente retrò, e anche stavolta non rinuncia – nei modi e nei toni – a quell’aura vagamente vintage che anzi rappresenta ormai uno dei tratti peculiari del suo personaggio.
Insomma un disco ben fatto e godibile in ogni episodio, a conferma che si può fare del pop senza per questo sfornare chewing-gum. Il tutto in attesa del mega tour Adele Live 2016 che da fine febbraio la porterà sui palchi di 36 città europee. (Franz Coriasco)