UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Teleaccendere. Telespegnere

La televisione non è un flagello, non è il demonio, non è una grandinata! La televisione c’è e deve restare! È sul trentennale modo di gestirla, e sul nostro modo di fruirla che occorre intervenire.
6 Febbraio 2013
 
Dalla quarta di copertina:
 
La televisione non è un flagello, non è il demonio, non è una grandinata! La televisione c’è e deve restare! Non ha senso puntare il dito contro quella che è “una luminosa conquista della scienza” (Pio XII). È sul trentennale modo di gestirla e sul nostro modo di fruirla che occorre intervenire. Ciò che si propone il breve saggio. Questa l’intelaiatura del lavoro: si parte con l’evidenziare i lati positivi del mezzo televisivo; si passa, poi, alla presentazione degli aspetti positivi per una chiara presa di coscienza di quella che è, ormai, il ‘nuovo oppio del popolo’; il lavoro termina con la proposta di alcune strategie concrete per gestire in modo pedagogicamente intelligente il più sofisticato ‘elettrodomestico’ che troneggia nelle nostre case. Perché questo è il punto: la televisione è entrata come ospite ed è diventata padrona. Sì: basta con la tranquillità! Non è accettabile che sia una scatola a decidere dei pensieri e degli orientamenti dei nostri figli. Non è lecito lasciare in suo potere l’anima dei nostri ragazzi. I lupi sono forti perché le pecore sono deboli. La televisione è potente perché troppe menti sono fragili!
 
 
 
Teleaccendere. Telespegnere
Autore: Pino Pellegrino
Editore: Astegiano
Pagine: 96
Prezzo: 8 €