UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

“Parola e parole”:
c'è anche mons. Pompili

Al seminario organizzato dall'Azione Cattolica Italiana per la mattina di martedì 3 maggio (Domus Mariae, via Aurelia, 481 - Roma) c'è anche il Direttore dell'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali con un intervento sul tema: "Intelligenza della fede, nuovi media e nuova comunicazione".
2 Maggio 2011
L’Azione Cattolica Italiana ha programmato un seminario di Studio, che si tiene a Roma (presso la Domus Mariae, in via Aurelia 481) martedì 3 maggio dalle 9.30 alle 13.30 sul tema: “Parola e parole”. Un’occasione di approfondimento culturale in vista della prossima Assemblea nazionale dell’Associazione, che si svolgerà a Roma dal 6 all’8 maggio 2011.

 
Sarà analizzato il rapporto tra Chiesa cattolica e comunicazione con l’aiuto di S. E. mons. Claudio Maria Celli (Presidente del Pontificio Consiglio per le comunicazioni sociali) e di mons. Domenico Pompili (Sottosegretario della Cei e Direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali), che relazioneranno su “Intelligenza della fede, nuovi media e nuova comunicazione”.
Seguirà un Focus dedicato a “I volti della comunicazione”. Esperti ed operatori del mondo dei media proporranno la loro esperienza sul campo: Michele Sorice (Sociologo della comunicazione e Direttore del Cmcs della Luiss), Marco Tarquinio (Direttore del quotidiano «Avvenire»), Paolo Bustaffa (Direttore dell’Agenzia «Sir»), Vania De Luca (Giornalista di «Rainews24» e Presidente Ucsi-Lazio). Modera gli interventi e il dibattito Rosario Carello (Giornalista e conduttore di «A sua Immagine» - Rai 1).
Il rapporto tra la Chiesa cattolica e l’universo dei media ha da sempre fatto registrare un ampio ventaglio di valutazioni teoriche e prese di posizione pratiche, da quelle più critiche a quelle più prudenti, fino a vere e proprie ventate di entusiasmo. Si è passati da un antico atteggiamento di diffidenza alla rivendicazione, da parte della comunità cristiana, del diritto/dovere di fare uso dei media per portare avanti la propria missione evangelizzatrice.
Con l’aiuto dei relatori si cercherà di andare oltre la teoria e la prassi, che soprattutto nell’ultimo decennio (gli anni della Rete e della diffusione dei social network) hanno riarticolato il rapporto più che secolare tra la Chiesa cattolica e gli strumenti della comunicazione sociale, evidenziandone non poche contraddizioni. Con uno sguardo alla condizione dei tanti laici cristiani impegnati all’interno di una realtà mondana come quella del sistema dei media nel suo complesso e delle sue istituzioni, pubbliche e private, che con evidenza richiede loro non solo professionalità e deontologie specifiche, ma anche l’esercizio di una serie di virtù morali e intellettuali.