Grazie, Paolo
«Fra tante difficoltà, in ogni istante abbiamo cercato di costruire un’alternativa bella a una comunicazione troppo spesso fondata su ciò che bello non è.
«Abbiamo cercato di fare della nostra piccolezza una forza.
«Abbiamo cercato di parlare i linguaggi del nostro tempo, mettendo in discussione le false verità del nostro tempo.
«Abbiamo cercato con il nostro racconto di cambiare totalmente il punto di vista con cui normalmente si vede e si vive la realtà. Di passare dall’idea impaziente dello scontro, che brandisce l’identità come corpi contundenti, alla pazienza dell’incontro, del dialogo, che mostra la complessità del reale e restituisce verità alla scena.
«Abbiamo provato a sostituire il culto della smemoratezza con quello della memoria, non per costruire muri, ma per aiutarci a non ricommettere gli stessi errori.
«Abbiamo cercato di ricondurre alla realtà le persone, liberandole dall’incantesimo delle false rappresentazioni di un pensiero tanto unico quanto cinico.
«Abbiamo provato a ricostruire una cultura, un’identità fondata sulla prossimità come antidoto alla filosofia della lontananza, della contrapposizione.
«Abbiamo, insomma, cercato la verità dei fatti, senza nascondere il male, ma cercando – in quello che Calvino chiamava “l’inferno dei viventi” – ciò che inferno non è.
«Questo cammino non si interromperà certo quando ci sarà qualcun altro al mio posto e, anzi, servirà anche a me seguirvi da ascoltatore, insieme a tanti altri. Come diceva don Primo Mazzolari, il farisaismo rivive in tanti modi e uno di questi è quello di scambiare la strada come un punto di arrivo e di possesso. Sarà bello continuare a camminare insieme».
Sono le parole dell’ultimo editoriale di Paolo Ruffini, nominato da Papa Francesco Prefetto del Dicastero per la Comunicazione. Una nomina che valorizza un professionista di primo piano, che ha contribuito in maniera decisiva a far crescere Tv2000 e il Circuito radiofonico InBlu; un amico stimato, paziente e lungimirante, che ha saputo far squadra. Lo salutiamo sapendolo interlocutore prezioso per continuare una collaborazione fruttuosa a servizio della missione della Chiesa. Per continuare, appunto, a camminare insieme.
d. Ivan