Per una narrazione umana
C’è una felice coincidenza quest’anno: la pubblicazione (24 gennaio) del messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali alla vigilia della prima Domenica della Parola di Dio (26 gennaio). Il filo che lega i due eventi è la comunicazione: nel primo caso, con le parole umane e - nel messaggio del Papa - con un’attenzione particolare al loro uso nella narrazione quotidiana che si fa storia; nel secondo caso, con la Parola che si fa vita, si dona e crea rapporti di umanità. È questa l’origine e la radice perché le nostre parole incidano nelle pieghe della quotidianità. La Parola è criterio fondante di uno sguardo sulla realtà non disincantato, ma operoso. E più in profondità: apre il cuore della Chiesa a un cammino di fede, a una speranza, a una carità operosa.
“Nella confusione delle voci e dei messaggi che ci circondano - sottolinea Francesco nel testo -, abbiamo bisogno di una narrazione umana, che ci parli di noi e del bello che ci abita. Una narrazione che sappia guardare il mondo e gli eventi con tenerezza; che racconti il nostro essere parte di un tessuto vivo; che riveli l’intreccio dei fili coi quali siamo collegati gli uni agli altri”. È quel dialogo, fondato su una memoria viva, che favorisce l’incontro tra le generazioni. Ecco, allora, che la vita si fa storia.
È l’idea alla base del manifesto con cui accompagniamo il messaggio del Papa per la prossima Giornata (24 maggio). Come lo scorso anno, è disponibile sia sul sito dell’Ufficio sia sul portale CEInews, dove abbiamo predisposto un Focus in cui condividere notizie e materiale utile all'animazione. Tra le altre iniziative da segnare in agenda: l’inizio del corso Anicec Academy (www.anicec.it) nel mese di marzo e il convegno nazionale a Roma, dal 26 al 28 marzo. Intanto il nostro augurio a tutti i giornalisti e agli operatori della comunicazione nel giorno della loro festa!
Vincenzo