Un sorriso, un abbraccio, uno sguardo, un respiro… Chissà quanti sono i gesti che ogni giorno creano comunicazione a volte in maniera volontaria, a volte in maniera inconscia. In queste settimane di lockdown, i piccoli gesti quotidiani stanno acquistando un valore inestimabile. La solitudine interiore ed esteriore può diventare insopportabile. Ecco, allora, l’importanza e il valore della cura di un cuore che si apre e comunica anche senza parole. E questo diventa ancora più importante per chi, purtroppo, vive da solo. Una telefonata, un messaggio, una video-chiamata, oltre che creare un ponte che valica le distanze, condensano quell'apertura d’animo che sta a fondamento della famiglia umana. “La comunicazione ha il potere di creare ponti, di favorire l’incontro e l’inclusione”, scriveva Papa Francesco nel messaggio per la 50ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. In tempo di pandemia, puntellare i nostri ponti con un’attenzione ai piccoli gesti è una prospettiva di senso di non poco conto. La prossimità passa soprattutto da questa strada.
In queste giornate così particolari anche gli sforzi della nostra redazione si concentrano sull'aggiornamento di questo spazio di condivisione, che racconta la vita della Chiesa che è in Italia al tempo del coronavirus...