L'abito della speranza Mettiamo che la comunicazione indossi, per un attimo, i panni della speranza. In questi giorni, punti di vista diversi ne lamentano l’assenza dal dibattito pubblico. D’altronde la situazione attuale, fortemente caratterizzata dalla pandemia da COVID-19, sembra precludere qualsiasi possibilità per la virtù che non delude mai. Mettiamo questa possibilità, dunque. Quali scenari si aprirebbero? Indubbiamente si svilupperebbe una narrazione non oppositiva, ma aperta al bene comune. Con il suo filo sottile, la speranza riuscirebbe a cucire l’abito di una società coesa. Non si tratta di essere avulsi da questo tempo, né tanto meno di essere disillusi. Il punto, ha ricordato il 17 novembre il presidente Mattarella all’assemblea Anci, è “essere protagonisti del cambiamento, e non succubi degli eventi”. La speranza disegna il modello, la comunicazione tesse la trama dei nostri abiti, anche mentali. Vincenzo
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