UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

A Bari una domenica che sfida l'indifferenza

Domenica scorsa la Giornata ha coinvolto l’arcidiocesi di Bari-Bitonto. Delle 120 parrocchie hanno risposto 71. Per la diffusione è stato scelto di affidare il tutto a un servizio di poste private. Alle 6.30 erano già in partenza. L’ultima consegna è stata effettuata alle 8.30. Quasi tut­te le parrocchie hanno esaurito le copie a disposizione.
9 Dicembre 2009
 Iniziative come la Giorna­ta di Avvenire talune vol­te possono far gridare al­cuni benpensanti allo 'scan­dalo', ad una nuova inge­renza della Chiesa nelle scel­te di uomini e donne mo­derni ed emancipati. La dif­ficoltà della diffusione di questa iniziativa è tutta qui! Ci sono diocesi nelle quali la Giornata di Avvenire è ben consolidata da anni ma anche Chiese locali che hanno molta difficoltà nel por­tarla avanti se non anche nell’avviarla.
  Molto spesso il primo ostacolo è proprio il parroco: al­cuni non credono nell’iniziativa o nel giornale stesso (e il loro credo è dogma, tutta la parrocchia, creata a sua immagine, la deve pensare come lui!); altri trovano scu­se del tipo «i miei parrocchiani non leggono», quindi è inutile spronarli a leggere… Ostacolo è anche la difficoltà (il più delle volte reale) nella distribuzione in tempi ra­gionevoli del quotidiano nelle parrocchie.
  Domenica scorsa la Giornata ha coinvolto l’arcidiocesi di Bari-Bitonto. Delle 120 parrocchie hanno risposto 71. Per la diffusione è stato scelto di affidare il tutto a un servizio di poste private. Alle 6.30 erano già in partenza. L’ultima consegna è stata effettuata alle 8.30. Quasi tut­te le parrocchie hanno esaurito le copie a disposizione. Alcune le hanno 'donate' ai parrocchiani (la maggior parte), le altre le hanno vendute al costo del quotidia­no, altre ancora (pochissime per fortuna), chiedendo un’offerta anche simbolica.
  Sicuramente la Giornata di Avvenire è un’iniziativa che va continuata, spronata, incitata. L’arcivescovo France­sco Cacucci lo ha sottolineato nel suo contributo nella pagina riservata a Bari-Bitonto: «La nostra arcidiocesi – ha scritto il presule –, è chiamata a sostenere nel modo più diffuso e convinto possibile il quotidiano. Il suo è un servizio profondamente ecclesiale e come tale va ac­colto e promosso, nelle nostre case, nelle nostre par­rocchie, nelle nostre scuole e anche nei nostri ambien­ti di lavoro. La consapevolezza della necessità di un quo­tidiano che sia autorevole 'voce' cattolica nel complesso mondo dei media, a servizio dell’informazione e della formazione, deve spingerci a continuare nell’iniziativa, non come una semplice scadenza di calendario, ma co­me una opportunità di riflessione e di impegno, anche a costo di dolorosi sacrifici e di gravi incomprensioni».

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