Formula riuscita e premiata dalla partecipazione quella messa in campo lunedì 27 e martedì 28 giugno dal Servizio Informatico della Cei, in collaborazione con il nostro Ufficio. Due giornate di incontro, frutto di un paziente lavoro di tessitura, che hanno messo a disposizione la competenza della Santa Sede e dell’Università Cattolica, in particolare del Cremit. (v. www.chiesacattolica.it/sicei)
Sono passati vent’anni dal primo incontro che il Sicei dedicava a “Chiesa e Internet” (1996), dove il carattere era essenzialmente tecnico, per addetti ai lavori. Pochi anni dopo Ucs e Sicei promuovevano “Chiesainrete” (2000), nella consapevolezza di dover superare la barriera tra informatici e comunicatori. Sarà poi la stagione di Convegni nazionali come Parabole mediatiche (2002) e di Testimoni digitali (2010), ma anche di tanti altri momenti qualificati: Chiesainrete 2.0 (2009), Diocesi in rete (2010), Abitanti digitali (2011)…
Gli appuntamenti “ufficiali” sono venuti a innervarsi sul lavoro di tanti sul campo: gli “esperimenti” si sono fatti “esperienza”, maturati con un taglio che coniuga tecnologia e pastorale e che punta a fare cultura.
In questa luce, l’incontro odierno più che a un aggiornamento dei pacchetti informatici, si è focalizzato sul loro utilizzo per la comunicazione, la gestione e l’amministrazione nella comunità ecclesiale. Sono state individuate piste concrete di lavoro e percorsi di formazione: per superare una stagione che per molti versi affidata all’intuizione e alla buona volontà del singolo, quando non all’improvvisazione; per dare un nome alle esigenze reali delle nostre Chiese e definire obiettivi chiari e misurabili; per fare nostre quella convergenza e quelle sinergie che il digitale ieri ci ha fatto intravedere e oggi ci impone.
don Ivan