UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

A Prato il primo vescovo italiano in una “chat” pubblica

Ieri sera c’erano quasi una trentina di persone collegate “in rete”: non male, per un vescovo “principiante”, come si è definito lui stesso. Mons. Gastone Simoni, vescovo di Prato, è stato il primo vescovo italiano – stando ai dati del Servizio Informatico della Cei – ad essere presente in una “chat” pubblica, attraverso il sito della diocesi (www.diocesiprato.it).
14 Maggio 2009

Ieri sera c’erano quasi una trentina di persone collegate “in rete”: non male, per un vescovo “principiante”, come si è definito lui stesso. Mons. Gastone Simoni, vescovo di Prato, è stato il primo vescovo italiano – stando ai dati del Servizio Informatico della Cei – ad essere presente in una “chat” pubblica, attraverso il sito della diocesi (www.diocesiprato.it). “On line”, mons. Simoni non si è sottratto a nessun tema – informa la diocesi – anche i più controversi o delicati, confrontandosi con i naviganti in Internet su questioni di stringente attualità. E c’è stato anche chi, dopo gli argomenti “scottanti”, ha chiesto al vescovo di recitare insieme un Padre Nostro. E così, per la prima volta, un vescovo ha pregato “on line”, anche se – ha detto – “qui collegati ci sono molti non credenti. Ma un Padre Nostro non farà male a nessuno”. Qualcuno gli ha posto questioni teologiche complesse, e allora mons. Simoni ha rimandato a un incontro di persona, tanto dal lasciare pubblicamente il suo numero di telefono. Alla fine, il presule si è dichiarato “molto soddisfatto” di questo suo esordio in chat. L’iniziativa, a pochi giorni dalla Giornata mondiale dedicata dalla Chiesa cattolica ai media (24 maggio), è stata organizzata dall’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi pratese e si è inserita nella “missione diocesana” che porta il vescovo tra la gente.