UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

A Rieti, dal 21 al 29 maggio, il Festival della Comunicazione

Giunta alla diciassettesima edizione, l’iniziativa nazionale è promossa dai Paolini e dalle Paoline sul tema "Ascoltare con l'orecchio del cuore".
2 Maggio 2022

Il tema della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali "Ascoltare con l'orecchio del cuore" è alla base del Festival della comunicazione che quest'anno fa tappa a Rieti, dal 21 al 29 maggio. Giunta alla diciassettesima edizione, l’iniziativa nazionale nasce per volontà dei Paolini e delle Paoline e prevede convegni, incontri, mostre, concerti ed esperienze. Numerose le personalità del mondo della comunicazione e della cultura coinvolte: tra queste, il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti; il presidente di Slow Food, Carlo Petrini; il linguista Luca Serianni; il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso; la sociologa Chiara Giaccardi. Tra i giornalisti, Lucia Annunziata(Mezz’ora in più, Rai3), Enrico Mentana (direttore Tg La7), Giovanni Grasso (direttore dell’ufficio stampa della Presidenza della Repubblica), Paolo Ruffini (prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede), David Puente (vicedirettore di Open.online) e Marco Tarquinio (direttore di Avvenire).
L’evento accende i riflettori su “una grande questione che è insieme culturale ed educativa perché ogni cambio tecnologico produce anche un cambio antropologico”, ha affermato durante la conferenza stampa di presentazione mons. Domenico Pompili, evidenziando la necessità di “chiarire i nessi tra il nuovo linguaggio digitale che soppianta l’analogico e la vita dei nostri bambini, adolescenti, giovani, adulti ed anziani”. Non a caso il Festival sarà preceduto, dal 2 all’8 maggio, da un ciclo di iniziative dedicate ai bambini, agli adolescenti e alle loro famiglie, aperto da Marco Carrara, autore e conduttore Rai.
“Si è invertita la direzione dell’informazione: una volta era il maestro anziano che insegnava ai giovani il mestiere, oggi sono i nipoti a insegnare ai nonni come si usa il tablet”, ha osservato Paolo Benanti, esperto di tecnologie digitali, intelligenza artificiale e gestione dell’innovazione, per il quale il Festival può essere uno stimolo ad aprirsi, per trasformare l’innovazione in sviluppo, “mettendo l’uomo al centro”. L’invito ad aprire il cuore e a mettersi in ascolto degli altri fa vibrare insieme le corde primarie della comunicazione e dell’umanità, ha aggiunto suor Cristina Beffa, referente paolina del Festival insieme a don Giuseppe Lacerenza.
Tutte le iniziative intendono coinvolgere a vari livelli la cittadinanza e attrarre operatori della comunicazione da tutta Italia, valorizzando i tratti distintivi del territorio con l’intento di promuovere la conoscenza delle sue bellezze e della sua storia, facendo leva sul cuore francescano della Valle Santa e sulle caratteristiche dei suoi borghi e del suo paesaggio naturale. Il tutto senza dimenticare di tenere acceso un riflettore sui temi della ricostruzione che segue il terremoto del 2016.
Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e aperti al pubblico senza prenotazione fino ad esaurimento posti.