UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Abuso di internet, l'allarme dei pediatri

L’eccesso di internet influisce, negativamente, anche su comportamenti ed abitudini non direttamente collegate all’uso della Rete. L'allarme viene dalla Società italiana di pediatria (Sip) che indaga annualmente, dal 1997, un campione nazionale di adolescenti che frequentano la terza media (12-14 anni).
9 Maggio 2013
L’eccesso di internet influisce, negativamente, anche su comportamenti ed abitudini non direttamente collegate all’uso della Rete. Il dato emerge dall’osservatorio Sip su «Abitudini e stili di vita degli adolescenti italiani», che indaga annualmente, dal 1997, un campione nazionale di adolescenti che frequentano la terza media (12-14 anni). I dati sono stati diffusi nel corso di una sessione in occasione del 69esimo congresso nazionale della Società italiana di pediatria in corso fino a venerdì a Bologna. Dallo studio è emerso che gli adolescenti che navigano su internet per più di tre ore al giorno (21,3% del totale - dato 2012) hanno abitudini alimentari peggiori, sono più inclini al rischio, fumano e bevono di più, leggono di meno, hanno un rendimento scolastico inferiore, praticano meno sport e lo fanno con un atteggiamento molto più orientato alla vittoria che alla pratica ludica. Un quadro certamente non confortante se si considera che questa «categoria» di adolescenti è in costante crescita. Cresce, infatti, la fruizione di internet; aumenta l’utilizzo quotidiano della Rete e sale la percentuale di ragazzi e ragazze che passa su internet più di 3 ore al giorno (8,6% nel 2008; 21,3% nel 2012).

Ma c’è un altro dato che preoccupa: «La fruizione sempre più massiccia di Internet e, quindi, la sempre maggiore conoscenza dello strumento – commenta Maurizio Tucci, curatore delle indagini Sip e Presidente della Associazione Laboratorio Adolescenza – invece di indurre i giovani utenti ad atteggiamenti più consapevoli e quindi più prudenti, li spinge ad assumere comportamenti sempre più liberi e trasgressivi».