UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Adria-Rovigo: il quotidiano “entra” nel Sinodo

«Avvenire» è parte della nostra vita civile ed ecclesiale. E domenica scorsa la Chiesa di Adria-Rovigo, in occasione della sua Giornata del quotidiano, ha rivolto in tutte le chiese la preghiera perché il giornale sia strumento diffuso di comunione e di informazione.
19 Maggio 2010
«Avvenire» è parte della nostra vita civile ed ecclesiale. E domenica scorsa la Chiesa di Adria-Rovigo, in occasione della sua Giornata del quotidiano, ha rivolto in tutte le chiese la preghiera perché il giornale sia strumento diffuso di comunione e di informazione.
«Avvenire» è la punta di diamante che apre il respiro della nostra Chiesa diocesana ad orizzonti più ampi, non solo per farci partecipi degli avvenimenti che accadono nel mondo, ma per aiutarci a vivere la dimensione della cattolicità che è nel Dna di ogni comunità ecclesiale. Nel vivere l’impegno dei lavori per il 28° Sinodo, la Giornata si è realizzata nella semplicità dei consueti appuntamenti. In tutte le comunità si è parlato e si è proposta la diffusione di «Avvenire», come testimonianza grande per chi vuole essere un discepolo credibile del Risorto. Le proposte in bozza delle costituzioni sinodali che saranno esaminate a fine maggio, non solo ne raccomandano la lettura ma ne offrono le ragioni forti, teologiche e pastorali, perché nessuno possa ritenersene esonerato. La Chiesa è chiamata a permeare con l’annuncio del Vangelo la cultura del nostro tempo, per rinnovare gli stili di vita, i criteri di giudizio, i modelli di comportamento degli uomini di oggi, per ridare fondamento cristiano a quei valori che rendono la nostra vita degna di essere vissuta. Il corpo muore quando perde l’anima. Così la società si corrompe e muore quando perde la sua anima, l’anima della nostra società è la sua cultura. «Avvenire» ci aiuta e sostiene in questo dare vita alla nostra società, alla nostra Chiesa. È questo il frutto della Giornata.