UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Aiart, otto anni di grande impegno

Dalla prima alla seconda edizione di "Parabole mediatiche" sono passati "otto anni di grande impegno", commenta Luca Borgomeo, presidente dell'Aiart (Associazione spettatori - www.aiart.org).
28 Luglio 2009

Dalla prima alla seconda edizione di "Parabole mediatiche" sono passati "otto anni di grande impegno", commenta Luca Borgomeo, presidente dell'Aiart (Associazione spettatori - www.aiart.org). Un impegno che ha visto in prima fila "la Conferenza episcopale italiana sia con i suoi vertici - prima il card. Ruini e mons. Betori, ora il card. Bagnasco e mons. Crociata - sia con l'Ufficio comunicazioni sociali e i suoi due direttori, mons. Giuliodori e mons. Pompili". Inoltre, rileva Borgomeo, "mai come in questo periodo i messaggi del Papa - Giovanni Paolo II e Benedetto XVI - per le Giornate mondiali delle comunicazioni sociali sono stati così straordinariamente incisivi". Conseguenza di tutto ciò è stata "un'accresciuta consapevolezza da parte della comunità ecclesiale dell'importanza nevralgica dei media", che si è tuttavia accompagnata a una "rapida evoluzione dei media stessi, sempre più incisivi, efficaci, interconnessi tra di loro e a basso costo". Pertanto, "l'impegno dev'essere ancora più all'altezza della situazione e l'Aiart - precisa il presidente - intende proseguire nella sua intesa attività di critica, proposta, informazione, formazione ed educazione ai media".