UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Albano «investe» sull'intelligenza

Nella diocesi laziale la Giornata sacerdotale è stata l’occasione per un incontro con lo staff del Portaparola di «Avvenire» che ha potuto illustrare il progetto e i suoi possibili frutti pastorali per le parrocchie
1 Luglio 2009

 Pensare un progetto di comunicazione diocesano è un’impresa non facile, se si pensa di impostarlo in competizione con le altre agenzie mediatiche: i mezzi, le persone, il budget non permetterebbero di andare al di là della porta dell’ufficio di Curia. Se invece lo si pensa come strumento di pastorale affidato ai cristiani, si comprende perché alcune sperimentazioni portano frutto: il frutto dello Spirito. È così che l’esperienza dei Portaparola avviata in via sperimentale nella  parrocchia di Aprilia – diocesi di Albano Laziale – ha stimolato l’interesse e la partecipazione di altre persone. Una decina di persone hanno coinvolto altri parrocchiani invitando alla lettura di alcuni articoli inseriti nella bacheca parrocchiale.
  Visto il successo, la diocesi ha chiesto allo staff del Portaparola di Avvenire di intervenire durante la recentissima Giornata sacerdotale diocesana, spiegando al clero che ancora non conosce il progetto la potenzialità nel coinvolgimento e nella diffusione di una nuova mentalità attraverso i media dei cattolici. A ottobre nasceranno Portaparola anche in altre parrocchie.
  In diocesi tra i media già avviati e funzionanti vi sono il sito Internet, partito da quattro anni, e il mensile diocesano, Millestrade, che in aprile ha compiuto un anno. Strumenti già ben funzionanti ma da potenziare per renderli pienamente efficaci. In questa prospettiva i Portaparola si rivelano preziosi: un vero animatore della comunicazione e della cultura è colui che si tiene informato su quanto accade nel proprio territorio, informando a sua volta per un servizio mediatico fatto alla luce del proprio vissuto di fede.
  Per questo motivo durante il prossimo anno pastorale l’Ufficio comunicazioni sociali inizierà corsi di formazione per quanti intendono avviare quest’avventura nel mondo della comunicazione e della cultura attraverso i media. Carta stampata e Internet, ma non solo: il progetto culturale prevede anche televisione e radio, da avviare al termine del percorso di formazione. Un prezioso aiuto verrà sicuramente dalla collaborazione con la sede di Pomezia dell’Università La Sapienza: sono infatti previsti due stage di 6 mesi ciascuno con gli studenti del corso di Scienze delle comunicazioni. Tutto questo con un budget umano altissimo: è il valore della persona, infatti, che conta.

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