UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

All'oratorio… pane e pc!

La sede della loro organizzazione di volontariato - «Pane e pc» - nell' oratorio parrocchiale della chiesa Santa Famiglia di Taranto è piena zeppa di computer. Loro dal 2006 li rimettono a nuovo e li donano ad associazioni del territorio che ne hanno bisogno. Sono 16 giovani e due adulti soci onorari.
7 Aprile 2015

La sede della loro organizzazione di volontariato - «Pane e pc» - nell' oratorio parrocchiale della chiesa Santa Famiglia di Taranto è piena zeppa di computer. Loro dal 2006 li rimettono a nuovo e li donano ad associazioni del territorio che ne hanno bisogno. Sono 16 giovani e due adulti soci onorari. Il quartiere Salinella, in cui operano, è tra i più difficili della città. Degrado urbano e disagio sociale la fanno da padroni. In mezzo al deserto però, brilla la loro realtà. «Questa storia inizia a Roma - ci racconta il presidente di 'Pane e pc', Francesco Settembre, informatico - quando lavoravo per la Cisco, un' azienda multinazionale che ci faceva aggiustare computer poi donati a un progetto benefico in Tanzania.
Quando sono tornato nella mia città ho pensato che poteva essere una cosa da riproporre, estendendola a varie realtà associative. Chiesi a don Franco Bonfrate, allora parroco, un piccolo spazio. In nove anni siamo cresciuti, oggi don Pinuccio Cagnazzo, parroco attuale, ci supporta e ci ha permesso di allargarci. Riceviamo pc dalle grandi aziende e da privati e sensibilizziamo sullo smaltimento chi ci porta computer inutilizzabili. Dopo averci messo mano e installato Linux (sistema operativo libero e gratuito, gli altri programmi sono tutti regolarmente acquistati ndr), doniamo i computer rigenerati.
Non siamo tutti informatici: nel nostro team c' è chi si occupa dei conti, chi dei contratti di donazione, ognuno fa il suo, seguendo la logica del mettere a frutto i propri talenti». Non si lavora solo su questo fronte: «Organizziamo corsi gratuiti di alfabetizzazione informatica per adulti e anziani, due volte l' anno, quattro ore a settimana. Insegniamo a navigare su Internet - spiega Francesco - utilizzando l' apprendimento giocato. La voce si è diffusa, tanto che qualche tempo fa un gruppo di senza fissa dimora ci ha chiesto di poter partecipare al corso.
Alla fine abbiamo regalato loro un pc portatile a testa da mettere nello zaino. Nessuno l' ha rivenduto. Li incontriamo spesso per la città con il loro pc. Sono grandi soddisfazioni per noi, da tempo sosteniamo che l' informatica sia un bene di cui tutti devono poter disporre». Per info: www.paneepc.org