«Cari ragazzi, ci vediamo tutti giovedì 20, alle 15». Nell’invito che il vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, Mario Paciello, rivolge a studenti e ragazzi della sua diocesi, non c’è alcun riferimento al luogo fisico dell’appuntamento. Perché stavolta il presule entrerà direttamente nelle case di ogni studente, o meglio, di quelli che giovedì si collegheranno online sulla pagina Facebook della diocesi pugliese. Paciello utilizzerà questo canale per inviare un videomessaggio sul nuovo anno scolastico e sulla prossima Missione diocesana dei giovani che si svolgerà dal 22 al 30 settembre. Per l’importanza dei due eventi, don Nunzio Falcicchio, direttore dell’Ufficio diocesano comunicazioni sociali, ha così studiato la «forma ideale per raggiungere in modo efficace le nuove generazioni che dedicano uno spazio ormai quotidiano ai social network». Per Paciello, «l’utilizzo di tale piattaforma 'sociale' desidera essere un modo per inserirsi nei solchi della vita quotidiana dei tanti giovani che la utilizzano, promuovendo una 'Chiesa in Rete 2.0', sperimentando le nuove frontiere dell’evangelizzazione e le nuove vie della pastorale giovanile». Con la Missione, però, si andrà oltre la connessione, come sostiene don Falcicchio, «per attualizzare una comunicazione relazionale. Facebook sarà un modo per stabilire un primo contatto con l’augurio che l’incontro interpersonale possa tramutarsi in un completamento di questo contatto».
E per fa sì che ciò accada, la diocesi, per i prossimi giorni, promuoverà un impegno straordinario mettendo in campo ogni risorsa perché, spiega Paciello, «i ragazzi incontrino gioiosamente l’amico Gesù». La Missione, del resto, che avrà per slogan
Rispondere all’amore si può! , sembra ruotare sul binomio giovani-comunicazione e sarà animata da ben 100 seminaristi di teologia del Seminario regionale di Molfetta. Questi ultimi, ogni mattina, accompagnati dai docenti di religione, visiteranno le scuole medie inferiori e superiori di Altamura, Gravina, Acquaviva, Santeramo in Colle, Spinazzola e Poggiorsini, condividendo con gli studenti esperienze di vita e scelte vocazionali. Nel pomeriggio, invece, i futuri sacerdoti incontreranno le comunità parrocchiali e le diverse realtà giovanili, anche nei luoghi di fragilità (ospedali e carcere), mentre nelle serate in ogni centro si vivranno momenti di preghiera, spiritualità e festa. Ma il tema della comunicazione emergerà nei successivi giorni del Congresso eucaristico diocesano (dal 30 settembre al 6 ottobre), quando i ragazzi di scuola media inferiore e superiore avranno occasioni di confronto quotidiane: ogni sera il loro linguaggio diventerà il canale dell’annuncio del Vangelo. Non a caso il programma prevede attività culturali con mostre, concerti, teatro, cinema, e incontri con i registi e con i protagonisti di film.