UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Andrich: “La parola, come ferro del chirurgo”

Il Vescovo di Belluno-Feltre Giuseppe Andrich ha accolto l'invito congiunto dell'Assostampa bellunese e dell'Unione cattolica stampa italiana (Ucsi) di Belluno-Feltre a celebrare per i giornalisti la Santa Messa il 24 gennaio, nella memoria del patrono san Francesco di Sales. Nella centralissima chiesa di san Rocco a Belluno, monsignor Andrich ha citato gli scritti del santo, nel punto in cui paragona «la parola che descrive le azioni altrui» «al ferro di un chirurgo, che deve intervenire in punti delicatissimi, dove si incrociano nervi scoperti».
26 Gennaio 2015

Il Vescovo di Belluno-Feltre Giuseppe Andrich ha accolto l'invito congiunto dell'Assostampa bellunese e dell'Unione cattolica stampa italiana (Ucsi) di Belluno-Feltre a celebrare per i giornalisti la Santa Messa il 24 gennaio, nella memoria del patrono san Francesco di Sales. Nella centralissima chiesa di san Rocco a Belluno, monsignor Andrich ha citato gli scritti del santo, nel punto in cui paragona «la parola che descrive le azioni altrui» «al ferro di un chirurgo, che deve intervenire in punti delicatissimi, dove si incrociano nervi scoperti». Evidente l'applicazione alla prudenza come valore aggiunto delle notizie, quando non parlano di idee, ma di persone. Nella stessa omelia, monsignor Andrich ha raccomandato ai giornalisti e agli operatori della comunicazione la differenza tra accusa e colpevolezza e ha approfittato per dare la notizia della prossima edizione del Convegno diocesano di inizio Quaresima, l'iniziativa biennale in cui Belluno-Feltre si interroga e si lascia interrogare sulle dinamiche sociali. L'edizione 2015 avrà una valenza mediatica grazie alla presenza del direttore del «Corriere della Sera», Ferruccio de Bortoli, di origini bellunesi, e si intitolerà «La speranza nella crisi, nella crisi la speranza: ritrovarsi, riconoscersi, ripartire». Accanto al Vescovo hanno concelebrato alcuni sacerdoti diocesani impegnati nella comunicazione. Alla fine della celebrazione, un momento conviviale nella sede del settimanale diocesano «L'Amico del Popolo».