UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Animatori a misura di Internet

I social network possono diventare un’opportunità e una risorsa nel lavoro quotidiano dei Portaparola sempre orientato a fare cultura attraverso i media cattolici e Avvenire in particolare. Oggi ancora di più dopo il rinnovato impegno dell’Associazione WeCa, l’organismo al quale sono associati i webmaster cattolici.
17 Giugno 2009

I social network possono diventare un’opportunità e una risorsa nel lavoro quotidiano dei Portaparola sempre orientato a fare cultura attraverso i media cattolici e Avvenire in particolare. Oggi ancora di più dopo il rinnovato impegno dell’Associazione WeCa, l’organismo al quale sono associati i webmaster cattolici. «Vogliamo porci in ulteriore ascolto delle esigenze delle parrocchie, in affiancamento alle diocesi, e rivolgere un’attenzione specifica ai giovani, impegnati nell’ambito delle comunità parrocchiali, oltre che fare conseguenti proposte di formazione, ad esempio sotto forma di seminari», sottolinea Giovanni Silvestri, neo presidente dell’Associazione WeCa. La 'rete' degli animatori della comunicazione e della cultura impegnati nelle diocesi e nelle parrocchie da oggi ha un punto di riferimento in più con cui confrontarsi anche attraverso il sito Internet www.webcattolici.it.Tra gli obiettivi di WeCa, infatti, quello di aiutare gli utenti della Rete ad 'aprirsi' con buon senso e discernimento al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. In questo i Portaparola possono trovare una unità d’intenti proprio sul fronte della comprensione e dell’utilizzo dei nuovi media e sulla promozione del Vangelo in quel 'continente digitale' che è Internet.
  «Non si vuole creare una 'comunità chiusa – prosegue Silvestri – ma stimolare i web cattolici al dialogo e alla presenza, verso tutte le realtà e gli ambienti che popolano la Rete. Un esempio, ma si può estendere ad altri, è l’universo dei social network.
  Per questo la nostra associazione vuole stimolare a comunicare e dialogare con tutti gli utenti della Rete e delle reti e a orientarsi davanti a un fenomeno in continuo cambiamento».
  Tanti i progetti e le idee per il futuro: una rivista che affronti le problematiche e le questioni riguardanti il mondo del web, la promozione di seminari e incontri di studio che permettano di riflettere sull’universo mediatico legato a Internet e alle nuove tecnologie e la creazione di alcuni momenti di formazione per gli associati.
  Weca il 22 maggio scorso, ha tagliato il traguardo dei sei anni. Conta 800 associati e si è mossa fino ad oggi in vari settori come quello della tutela dei minori, dando vita alla prima 'Guida al Web 1.0'. Nel 2006 ha lanciato su RaiGulp il primo programma dedicato alla scoperta educativa dei videogiochi e si concentra anche nel campo della formazione gratuita per i soci. Ne sono un esempio i corsi in modalità e-learning su come 'Creare un sito cattolico per il web' e 'Comunicazione online e Web 2.0', rivolto a quanti desiderano 'varcare la soglia delle nuove tecnologie' realizzando un proprio sito internet. Altrettanto importante, poi, è stata la ricerca presentata nel gennaio 2009 al convegno 'Chiesa in rete 2.0' su 'Internet e Parrocchie', in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia.
  Infine l’iniziativa 'WeCa per l’Abruzzo': l’associazione ha promosso il suo aiuto per la gestione del sito e la realizzazione della newsletter dell’arcidiocesi dell’Aquila.
  Con il presidente si è rinnovato anche il Consiglio direttivo composto da otto membri: don Marco Fibbi (vicariato di Roma), Piercesare Rivoltella (docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), Leo Spadaro (Ids & Unitelm), Rita Marchetti (arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve), Claudio Mazza (arcidiocesi di Milano), Massimo Cicconi (Giovani.org-Foi), don Ilario Rolle (Davide.it), Francesco Diani (lista siticattolici.it).

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