UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Aosta: per 30 parrocchie festa con la stampa

Domenica 6 settembre Avvenire ha 'invaso' la Valle d’Aosta. In una trentina di parrocchie della dio­cesi di Aosta sono state distribuite tantissime copie del quotidiano e un numero quasi altrettanto nu­meroso di giornali è stato inviato agli abbonati del Cor­riere della Valle, il settimanale diocesano.
9 Settembre 2009

Domenica 6 settembre Avvenire ha 'invaso' la Valle d’Aosta. In una trentina di parrocchie della dio­cesi di Aosta sono state distribuite tantissime copie del quotidiano e un numero quasi altrettanto nu­meroso di giornali è stato inviato agli abbonati del Cor­riere della Valle, il settimanale diocesano.
  Il periodico, che si trova in edicola tutti i venerdì, ha of­ferto la sua collaborazione all’Ufficio comunicazioni sociali, artefice dell’iniziativa, per realizzare una pagi­na dedicata alle celebrazione per il patrono, san Gra­to, festeggiato lunedì 7 settembre. «È importante – os­serva il responsabile dell’Ufficio comunicazioni socia­li, Ezio Bérard, presidente dell’Ucsi locale e giornalista Rai oggi in pensione – dare spazio ai nostri media in quanto offrono strumenti fondamentali per interpre­tare con gli occhi del Vangelo l’attualità. Un’iniziativa che ripetiamo a distanza di alcuni mesi. Ad aprile pro­ponemmo una pagina dedicata alle celebrazioni an­selmiane. Non nascondo poi – conclude Bérard – che dopo i recenti fatti che hanno coinvolto l’ex direttore Dino Boffo per noi l’organizzazione di un simile even­to diventata doppiamente importante. Si è trasforma­to in un piccolo ma concreto gesto di solidarietà».
  Soddisfatti anche i parroci. Don Luigino Da Ros della parrocchia dell’Immacolata di Aosta ci dice che «le 100 copie di Avvenire sono state bruciate nell’arco delle due Messe della mattinata». Don Da Ros, oblato di Maria Immacolata, da tempo promuove il quotidiano catto­lico: «Mettiamo in vendita – spiega – quindici copie o­gni settimana. Per me quello della buona stampa è un vero e proprio ministero, anche se non tutti ancora ne colgono l’importanza. Purtroppo non è sempre facile trovare dei laici disposti a farsene carico. Credo che il settimanale diocesano potrebbe studiare come dare vita a questa nuova figura diocesana di volontario».

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