“L’Osservatore di strada”, il nuovo mensile de “L’Osservatore Romano”, è una grande pro-vocazione per quanti si occupano di informazione e comunicazione. Innanzitutto, come ha spiegato papa Francesco all’Angelus del 29 giugno, perché “gli ultimi diventano protagonisti”. E, poi, perché è bello pensare che un giornale di grande storia e tradizione apra le proprie “porte” accogliendo quanti sono emarginati e scartati dalla storia e dalle vicende umane. Ed ecco la consegna per tutti: in una società informativa accelerata bisogna rallentare il passo per ascoltare chi vive ai margini. In-formazione, dunque, per formare da dentro una nuova cultura che punti al rispetto e alla costruzione del bene comune.
Vincenzo