Una pubblicità di qualche anno fa di un noto brand telefonico mostrava Ghandi che, durante una ipotetica videoconferenza parlava a tutte le nazioni, sfruttando mezzi di comunicazione non ancora scoperti per la sua era. Il promo chiudeva con questa provocazione: «Se avesse potuto comunicare così?». Immaginiamo san Paolo davanti ad un computer che spedisce una mail ai suoi fratelli colossesi, oppure pensiamo ai nostri quattro evangelisti che aggiornano il loro blog in cui ci narrano i loro episodi. Questo mash-up tra due ere può far sorridere ma è sicuramente una buona immagine per introdurci il connubio tra Chiesa e nuovi media. Otto anni dopo 'Parabole mediatiche', la Chiesa italiana promuove un’ulteriore occasione di incontro e di approfondimento con il convegno 'Testimoni digitali'.
Molte le diocesi che si stanno preparando a questo evento. Ad Ascoli Piceno, l’Associazione culturale 'La Corolla' in collaborazione con la Commissione diocesana per le comunicazioni sociali, nella parrocchia dei Santi Simone e Giuda, ha promosso incontri di formazione sui social network e su come la comunicazione si stia evolvendo anche in modo non educativo. Dalla diocesi saranno in dieci a partecipare al convegno mentre, nella mattinata del 24 aprile, partiranno tre pullman, due dei quali saranno occupati dagli studenti del Liceo della Comunicazione e uno riservato a collaboratori delle testate La Vita Picena e Radio Ascoli, giovani che collaborano in questo ambito a livello parrocchiale (nei fiogli di collegamento, nella realizzazione di siti web e di WebTV) e rappresentanti del settore. Parteciperanno alla conclusione del Convegno e all’udienza con il Papa mentre, nel pomeriggio, divisi in gruppi, visiteranno gli studi di Tv2000 , Radio InBlu e Radio Vaticana.