UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Attivi, non indifferenti: il riscatto parte da noi

Una serie di iniziative messe in campo dalla diocesi e legate al tema scelto dal Papa per la Giornata delle comunicazioni sociali
10 Aprile 2018

Odio, bufale, bullismo: un'emergenza sociale e culturale, a cui anche papa Francesco ha deciso di dedicare la Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali 2018. Ed è su tale questione che quest'anno la diocesi di Nocera Inferiore-Sarno ha deciso di accendere i riflettori.
Le fake news contribuiscono a generare polarizzazioni e populismi: la diffusione di informazioni infondate distorce strumentalmente le notizie con gravi ripercussioni sui comportamenti individuali e collettivi.
Dal 10 al 12 maggio nella Valle del Sarno ci s'interrogherà su cause, logiche e conseguenze della disinformazione nei media.
L'odio è sempre esistito ma il suo dilagare in rete ha caratteristiche peculiari e preoccupanti. Cosa spinge molti utenti a sfogare con tanta disinvoltura rabbia, invidia e frustrazioni online? Una riflessione affidata a Bruno Mastroianni, social media manager de La Grande Storia (Rai3) e autore del libro La disputa felice, e Vera Gheno, socio-linguista, twitter manager dell'Accademia della Crusca e membro del Comitato scientifico dell' iniziativa «Parole O_Stili».
«Insieme: c'è sempre una buona notizia»: il leitmotiv del giornale diocesano indica lo stile e il metodo con cui rivolgersi alla platea di giornalisti, studenti liceali e universitari cui è giunto l'invito a partecipare.
Dove sono i giornalisti di pace, che facilitano la comprensione e non lo scontro tra le persone? Saranno presentate due realtà editoriali interessanti: il settimanale Buone Notizie del Corriere della Sera e l'esperienza dei Portaparola, il coordinamento degli operatori della cultura e della comunicazione attivi nelle parrocchie italiane, promosso da Avvenire. Per ricordare che il Web non è un universo astratto popolato da entità terze: la rete siamo noi.
(Mariarosa Petti)

da Avvenire del 10 aprile 2018, pag 16