UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Belle speranze: in mostra 60 anni di cinema italiano e giovani

La Fondazione Ente dello Spettacolo in mostra a Roma dal 30 gennaio al 15 marzo. Il 29 gennaio l'inaugurazione.
23 Gennaio 2019

Verrà inaugurata martedì 29 gennaio a Roma, presso il Mattatoio Roma La Pelanda, la mostra multimediale “Belle speranze: il cinema italiano e i giovani (1948-2018)”, realizzata dalla Fondazione Ente dello Spettacolo (FEdS), in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e il Centro sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI. Interverranno per l’inaugurazione il Vicesindaco di Roma Luca Bergamo, il Presidente dell’Azienda Speciale Palaexpo Cesare Maria Pietroiusti, il regista-attore Pif e il presidente FEdS mons. Davide Milani.
La mostra in programma dal 30 gennaio al 15 marzo, a ingresso gratuito, è una fotografia socio-culturale del Paese lungo 70 anni, dall'immediato Secondo dopoguerra a oggi, attraverso l’immaginario cinematografico. Prendendo le mosse dal Sinodo dei giovani 2018, dalla “provocazione della gioia”, la Fondazione Ente dello Spettacolo ha disegnato un percorso di senso attraverso sette decenni, carichi di istanze culturali, artistiche, cambiamenti socio-economici e politici. L’allestimento è pertanto un viaggio multimediale dentro le diverse strategie identitarie messe in atto “dai e sui” giovani nelle varie epoche prese in esame – il dopoguerra, i Sessanta, il ‘68 e gli anni di piombo, il grande riflusso, i millennials – a partire dal lavoro di restituzione e di costruzione del cinema.
In “Belle speranze: il cinema italiano e i giovani (1948-2018)” troviamo foto di scena e fotogrammi, cult generazionali e titoli dozzinali, che hanno saputo di volta in volta capire, catturare, esaltare, stigmatizzare, provocare, mortificare il sentimento di una stagione individuale e collettiva irripetibile. E poi gli oggetti che ne hanno accompagnato il cammino: i jeans, la vespa, il flipper, il juke-box, fino al telefonino e alla playstation, così come libri, versi e canzoni, testi che come i film hanno saputo parlare alle varie generazioni. All'interno della mostra c’è anche una sala cinema dove è possibile vedere alcuni video-saggi realizzati da studenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.