UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Benevento e la Giornata diocesana di Avvenire

Sfogliare Avvenire nella Giornata del quotidiano è come entrare in tutte le attività dell’arcidiocesi di Benevento. In quattro pagine la programmazione pastorale, le iniziative formative, i lavori in corso per il nuovo museo diocesano, i santi beneventani.
21 Ottobre 2009

Sfogliare Avvenire nella Giornata del quotidiano è come entrare in tutte le attività dell’arcidiocesi di Benevento. In quattro pagine la programmazione pastorale, le iniziative formative, i lavori in corso per il nuovo museo diocesano, i santi beneventani.
  «Annualmente si presenta – afferma monsignor Pompilio Cristino, vicario generale – un’occasione per promuovere l’informazione diocesana. È questa anche l’opportunità per una riflessione sull’importanza dei mezzi di comunicazione». Quanto ad Avvenire, il vicario generale sottolinea il suo impegno crescente «attraverso l’opera informativa condotta anche grazie ai supplementi e agli inserti, che consentono approfondimenti di alto livello e lo rendono sempre più protagonista. Non c’è dubbio, infatti, che i media incidano fortemente con i loro messaggi sul modo con cui le persone guardano e leggono la realtà. Dai media è impossibile prescindere: fanno parte della nostra vita quotidiana; entrano in tutte le case; le immagini e le tematiche che propongono diventano motivo di conversazione e discussione; trasmettono comportamenti e stili di vita che vengono assorbiti da molti più o meno acriticamente». I media sono, in sintesi, i fattori che 'fanno cultura', una cultura spesso impermeabile al Vangelo, a esso 'estranea' o 'contraria', quando non negatrice di valori umani autentici.
  La Giornata diocesana di Avvenire è un’opportunità per leggere, sostenere, valorizzare, diffondere il quotidiano dei cattolici italiani.
  « Avvenire – conclude monsignor Cristino – continua ad essere una voce fuori dal coro. Una voce che sa leggere le vicende quotidiane alla luce del Vangelo e delle più genuine esigenze dell’uomo e della propria dignità. È uno strumento prezioso per ciascuno di noi e per le parrocchie».

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