UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Benevento: i docenti di religione abbonati ad Avvenire

«Di fronte alle sfide culturali che pro­vengono dalla mentalità laicista, si avverte l’e­sigenza di avere docenti di reli­gione sempre più qualificati, ag­giornati e ben formati. La lettu­ra del quotidiano Avvenire di­venta per loro un 'valido sussi­dio' per la loro crescita cultura­le e umana in senso cristiano».
24 Marzo 2010
«Di fronte alle sfide culturali che pro­vengono dalla mentalità laicista, si avverte l’e­sigenza di avere docenti di reli­gione sempre più qualificati, ag­giornati e ben formati. La lettu­ra del quotidiano Avvenire di­venta per loro un 'valido sussi­dio' per la loro crescita cultura­le e umana in senso cristiano». Così monsignor Andrea Mugio­ne, arcivescovo di Benevento, spiega perché ha voluto che gli insegnanti di religione cattoli­ca dell’arcidiocesi che guida fos­sero abbonati ad Avvenire.
  Una scelta che il presule ha compiuto personalmente, assi­curando ai docenti un abbona­mento per sei mesi al giornale con oneri a carico della curia. È bastato un incontro a livello diocesano, svoltosi a Beneven­to con lo staff di Avvenire, per sottolineare e comprendere l’urgenza di offrire ai credenti ­così come a ogni lettore inte­ressato a una lettura dei fatti non omologata - un altro pun­to di vista che aiuti a educare al senso critico, ad elevare la pro­pria abilità valutativa su fatti e cose che altrimenti avrebbero una traduzione a senso unico.
  Questa esigenza diviene irri­nunciabile soprattutto per gli o­peratori pastorali e per chi ha responsabilità diverse a più li­velli nelle realtà diocesane. Ec­co perché monsignor Mugione pensa addirittura di estendere il progetto: «Speriamo - dice il pa­store - che in futuro potremo al­largare questa iniziativa anche ad altri operatori pastorali par­ticolarmente impegnati nel set­tore della catechesi e dell’an­nuncio del Vangelo». In questo modo cresce e si cementa il rap­porto tra il giornale e la Chiesa locale: «Mi auguro – aggiunge monsignor Mugione – che que­sto rapporto si consolidi sem­pre di più, magari organizzan­do con il nostro Ufficio di Co­municazioni sociali iniziative miranti ad una diffusione più capillare di Avvenire e anche con la possibilità di avere spazi più concreti e più ampi nel­l’ambito delle pubblicazioni giornalistiche all’interno del giornale».
  In ballo c’è tanto: la formazio­ne, prima di tutto: «Informare è anche formare, perché la for­mazione delle coscienze avvie­ne non solo attraverso la lettu­ra di testi, unicamente formati­vi, ma anche e soprattutto at­traverso le pubblicazioni di informazioni quotidiane con u­no sguardo cristiano. I media cattolici possono dare un pre­zioso contributo perché il Van­gelo sia 'luce' che illumina le coscienze e 'sale' che dà il giu­sto sapore alla vita».
 

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