Se ripenso a quando, insieme ai miei volontari, decidemmo di muovere i primi passi in quella che si rivelerà la grande avventura di «Bibione guarda all’Avvenire» provo un pizzico di commozione. In questi anni molti sono stati i volontari che si sono alternati per assicurare un servizio di pastorale del turismo all’altezza dei tempi che stiamo vivendo e la comunità è cresciuta anche grazie a questa iniziativa. È cresciuta per la familiarità della 'mia gente' e dei 'turisti' nel frequentare la 'piazza mediatica' di Avvenire, dove abbiamo imparato a districarci meglio nella complessità di questo tempo. È cresciuta nel suo essere Chiesa, e nel suo farsi sentire Chiesa.
È cresciuta grazie ai tantissimi ospiti che in questi anni sono intervenuti a Bibione e, proprio per la loro sensibilità, ci hanno aiutati a guardare al mondo con occhi diversi.
È cresciuta nella consapevolezza che la vita spirituale chiede di tradursi in cultura, sia essa il teatro, la musica, il libro... Cultura è vita bella!
È cresciuta nell’attenzione verso gli ultimi e i poveri, trovando anche nelle pagine dedicate agli esteri e alle missioni cheAvvenire propone, una finestra aperta sul mondo. È cresciuta nella sua capacità di coagularsi insieme alle altre istituzioni del territorio riuscendo a fare della pastorale del turismo una delle attività turistiche.
Come parroco di questa comunità, che guido da 13 anni, non posso che essere lieto del cammino compiuto e dei legami instaurati. Non posso che essere lieto delle gioie sperimentate e delle fatiche e delusioni superate. Non posso che gioire e, con fiducia, continuare a 'guardare all’Avvenire', desideroso ancora di crescere con la mia comunità.
Don Andrea Vena, parroco di Bibione
da Avvenire del 12 luglio 2016, pag 14
