Bologna: quando in parrocchia c'è cultura

Fede perso­nale e opi­nione indi­viduale su ciò che accade ogni gior­no nel mondo so­no collegati? Esiste un ponte fra l’adesione al Vangelo e l’infor­mazione? La Santissima Trinità di Bologna è una parrocchia che da molti anni si interessa alle questioni della cultura e della co­municazione. Per questa ragio­ne nel corso dell’anno vengono organizzati incontri ad hoc . L’ul­timo appuntamento si è tenuto giovedì scorso, sul tema «Fede e notizie: i cristiani nel nuovo sce­nario dell’informazione». Don Vittorio Zoboli, parroco della Santissima Trinità, ha organizza­to quest’appuntamento in occa­sione dell’apertura dell’Anno della Fede, evento che porta o­gni credente a una riflessione più profonda sull’incontro persona­le con Dio e sul posto che il 'cre­dere' occupa nella sua vita. Al­l’incontro è stato invitato a par­tecipare un giornalista di Avve­nire per riflettere sull’importan­za di poter contare su «comunità attivamente impegnate». Al cen­tro della discussione anche gli strumenti d’informazione e il compito decisivo che gioca chi lavora in questo campo: «Le no­tizie non sono solo notizie – ha ri­cordato Bologna Sette , l’inserto diocesano di Avvenire, introdu­cendo l’appuntamento –. Il mo­do in cui vengono proposte da un giornale o dall’altro finisce per plasmare mentalità, stili di vita, giudizi, 'filtro' culturale, debili­tando la capacità di scegliere ca­nali informativi consonanti con la propria intelligenza credente. Selezionare le proprie fonti è un passaggio importante perché vo­gliamo essere credenti , non cre­duloni ».