UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Brescia: apriamo la mente alla fede

«Avvenire e il settimanale diocesano La Voce del Popolo trattano di politica, di economia, di cronaca, di sport come tutti i giornali. Ma nominano anche Dio e Gesù Cristo, parlano anche di fede, di speranza e di amore». Così il vescovo Luciano Monari in una letteraai sacerdoti della diocesi di Brescia.
19 Aprile 2011
«Avvenire e il settimanale diocesano La Voce del Popolo trattano di politica, di economia, di cronaca, di sport come tutti i giornali. Ma nominano anche Dio e Gesù Cristo, parlano anche di fede, di speranza e di amore». Si esprime così il vescovo Luciano Monari in una lettera rivolta ai sacerdoti e ai diaconi della diocesi di Brescia. «Mi permetto di invitarvi a essere lettori di Avvenire e de La Voce del Popolo, a sostenerli e a diffonderli nelle vostre parrocchie. In particolare tra gli operatori pastorali, nelle famiglie, magari attraverso i cammini dell’iniziazione cristiana». Il motivo è molto semplice: « Avvenire – sottolinea il vescovo – è uno strumento necessario per conoscere quanto nella Chiesa realmente accade e per riconoscerci come credenti nel mondo complesso di oggi.

 Forse non possiamo leggere solo Avvenire; ma certamente non possiamo non leggerlo se vogliamo che la nostra intelligenza rimanga aperta al mondo della fede e all’esperienza della Chiesa; se vogliamo che Dio non sia inconsapevolmente espulso dal nostro vissuto». Rispetto alla Voce aggiunge: «È da quasi 120 anni il giornale della nostra comunità diocesana.
 Sentircene parte è importante, trovare parole comuni, alimentare la comunione tra noi anche attraverso questi strumenti ci permette di conoscere ciò che di bello il Signore fa crescere nella nostra Chiesa, ci aiuta a diventare in Cristo 'una cosa sola'».
 L’occasione di questo intervento è un’iniziativa attivata a Brescia nelle scorse settimane tesa a coinvolgere la realtà diocesana intorno ai giornali cattolici. L’incipit è venuto dal recente incontro tra il direttore generale di Avvenire, Paolo Nusiner e il vescovo Monari. Dati alla mano si sono riscontrati i livelli di penetrazione del quotidiano e, successivamente, del settimanale diocesano tra i preti, negli istituti religiosi, nelle parrocchie e nelle istituzioni cattoliche, ma pure tra gli operatori pastorali. Ecco perché, accanto alla tradizionale diffusione della Giornata del quotidiano, si è pensato quest’anno di promuovere in un progetto di sinergia una serie di incontri a tutto campo nei diversi settori della pastorale». Così Avvenire è stato presentato nel Consiglio pastorale diocesano e nel Consiglio presbiterale, nella Consulta diocesana delle aggregazioni laicali e ai responsabili delle comunità di vita consacrata maschili e femminili a Brescia. La presenza di Domenico Soffientini di Avvenire ha permesso di far cogliere l’impegno di chi opera nell’informazione cattolica. Ne sono scaturite, grazie alla collaborazione degli uffici di Curia, proposte per gli insegnanti di religione, i fidanzati, i giovani e i genitori dell’iniziazione cristiana. Il settimanale, da parte sua, sta continuando ad accompagnare il rilancio appena intrapreso con il cambio di formato e il rinnovo grafico, attraverso gli incontri sul territorio su tematiche di attualità come l’immigrazione e prossimamente con una serie di appuntamenti in vista delle elezioni amministrative che coinvolgeranno 29 comuni del Bresciano. Non mancherà un magazine e un cd per ricordare le quattro visite bresciane di Giovanni Paolo II, presto beato. E, mentre Avvenire accompagnerà i giovani alla Gmg di Madrid, da maggio La Voce del Popolo racconterà ogni settimana i volti e le storie dei quasi 2500 ragazzi già iscritti al raduno spagnolo.