È dedicata ad Italo Calvino e al suo rapporto con il cinema la cover story del numero di marzo della Rivista del Cinematografo, disponibile dal 1° marzo e acquistabile su www.cinematografo.it o scrivendo a abbonamenti@entespettacolo.org. "Benché lo si riconosca come il campione letterario della visibilità, il grande schermo continua a trascurare i suoi libri. Per di più la sua cinefilia (perché questo rimarrà, fino alla fine) è stata creduta a lungo marginale, ininfluente nel suo itinerario intellettuale (per diktat dell’autore e timidezza della critica), eppure il cinema ha circuito e plasmato a tanti livelli la vita di Italo Calvino", afferma Davide Maria Zazzini che, insieme a Paolo di Paolo e Lorenzo Ciofani, firma gli approfondimenti, a cui ha collaborato anche l’Archivio Luce Cinecittà mettendo a disposizione alcune foto.
Ad arricchire lo speciale, un nuovo podcast di Cinematografo dal titolo “Calvino, le trame invisibili”: a partire da "Marco Polo", trattamento completato nel 1960 per Mario Monicelli e ispirato alle avventure del celebre protagonista de "Il milione", ma mai diventato film, passando per "Tikò e il pescecane", soggetto influenzato dall’omonimo romanzo di Clément Richer e portato in sala da Folco Quilici, fino a "Viaggio in Camion", storia neorealista pubblicata il 25 aprile 1955, in occasione della Festa della Liberazione dal nazifascismo. La prima puntata è disponibile su Cinematografo.it e Spreaker.com, mentre e successive saranno rilasciate il 7, il 14 e il 21 marzo.
