UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Campania: 25 diocesi, una “comunità comunicante”

L’incontro con Domenico Pompili, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei, inaugura martedì 4 novembre a Pompei il terzo ciclo di seminari organizzato dal Settore per la Cultura e le Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale campana. Un progetto quinquennale con due obiettivi: offrire a medio termine gli strumenti necessari per una pastorale organica della comunicazione, attraverso l’integrazione delle risorse presenti nelle diocesi campane, e a più lunga scadenza promuovere la comunione tra le 25 Chiese locali, secondo lo stile dell’ecclesia, la comunità comunicante.
4 Novembre 2014

L’incontro con Domenico Pompili, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei, inaugura martedì 4 novembre a Pompei il terzo ciclo di seminari organizzato dal Settore per la Cultura e le Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale campana. Un progetto quinquennale con due obiettivi: offrire a medio termine gli strumenti necessari per una pastorale organica della comunicazione, attraverso l’integrazione delle risorse presenti nelle diocesi campane, e a più lunga scadenza promuovere la comunione tra le 25 Chiese locali, secondo lo stile dell’ecclesia, la comunità comunicante.
Un percorso lungo e non privo di difficoltà, poiché per le diocesi campane si tratta di una novità, ma monsignor Ciro Miniero, vescovo di Vallo della Lucania e delegato episcopale per la Cultura e le Comunicazioni sociali, pur prospettando «la crescita nella coesione del lavoro avviato», si dice soddisfatto perché «c’è una bella risposta da parte degli uffici locali». Quest’anno, spiega, «abbiamo chiesto ai vari settori della Conferenza episcopale campana di designare un responsabile per le comunicazioni che possa partecipare agli incontri in modo da sviluppare maggiore sinergia tra i singoli settori regionali e le diocesi». L’anno pastorale sul fronte delle comunicazioni sociali continuerà a dicembre con la tavola rotonda su «Il linguaggio nei social network», continuerà a febbraio con «Il linguaggio per comunicare la fede» e si chiuderà in primavera con l’incontro con Gjon Kolndrekaj, il regista che ha trasformato in linguaggio visivo il catechismo.
 

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