UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Campania: giornate di rinascita

Per le diocesi della regione i mass media cattolici giocano un ruolo determinante nella formazione dei ragazzi impegnati nel percorso per diventare adulti nella fede.
29 Novembre 2011
Serve il contributo di tutti i soggetti per vincere la sfida da cui passa il rinnovamento della Chiesa. La sfida in questione ha la 's' maiuscola, ed è quella educativa, la stessa che la Chiesa italiana ha indicato come prioritaria negli Orientamenti pastorali per il decennio. Molte diocesi e parrocchie si sono attivate per rispondere a questa urgenza, con percorsi formativi pensati per i giovani ma frequentati anche dagli adulti. Perché per educare bisogna prima essere educati. Nelle scorse settimane su Avvenire è stato raccontato l’impegno in questo campo delle diocesi della Campania, grazie all’uscita degli inserti speciali delle metropolìe beneventana, napoletana e salernitana in occasione delle locali Giornate del quotidiano dei cattolici. Siccome formare significa anche aiutare a comprendere la realtà, nel processo educativo un ruolo chiave lo gioca la «buona stampa».
«Nel dialogo che la nostra Chiesa ha intrapreso con i ragazzi – spiega il responsabile dell’Ufficio comunicazioni sociali di Teggiano-Policastro, don Michele Totaro – Avvenire ha un ruolo determinante. Il giornale viene letto insieme ai più giovani perché così si informano e si formano allo stesso tempo, visto che gli viene fornita un’interpretazione cristiana sui fatti. Molti articoli, inoltre, sono ritagliati e affissi nelle bacheche affinché abbiano il massimo della visibilità».
Si punta anche a potenziare i new media, per 'abitare' il Web e avvicinarsi ai giovani: «Il sito della diocesi è una realtà partita da poco – racconta don Valeriano Pomari, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali di Vallo della Lucania – ma stiamo cercando di migliorarlo in tempi rapidi. Massima attenzione – prosegue – viene data anche alla qualità dell’informazione e alla cultura, perché il contenuto conta più del contenitore».
Nella diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia rientrano nel percorso formativo anche l’attenzione e l’impegno nei confronti dei meno fortunati. Poveri e tossicodipendenti ricevono infatti accoglienza nei centri di carità predisposti dalle parrocchie. «Per educare invece i ragazzi a un uso sano e corretto dei nuovi mezzi di comunicazione – racconta don Antonio Blundo, incaricato per le comunicazioni sociali della diocesi – stiamo attrezzando nelle parrocchie degli spazi appositi dotati di computer, per aiutare agli adolescenti nella scoperta delle risorse della rete».
Nell’arcidiocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia si pensa anche all’aggiornamento dei parroci, che ogni settimana ricevono un dvd con la spiegazione dell’arcivescovo del Vangelo domenicale, per aiutarli nelle omelie. Avvenire, invece, fa da bussola per orientarsi nel mondo dell’informazione: «È il nostro quotidiano di riferimento – dice don Pasquale Rosamilia, responsabile per le comunicazioni sociali –, per gli argomenti che tratta e per le chiavi di lettura che offre è un giornale che viene apprezzato. Merita ancora più impegno per diffonderne la lettura».
Anche la Chiesa di Aversa considera decisivo il contributo dei media nel percorso educativo. «Per questa ragione – annuncia don Carlo Villano, che guida l’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi – da quest’anno abbiamo creato un format televisivo di 30 minuti che va in onda a cadenza mensile su alcune tv locali e racconta l’impegno della diocesi in questo campo. A breve, inoltre, riprenderanno i corsi per formare nuovi animatori della cultura e della comunicazione».