Facendo giornali occorre saper dire dei no. «Come abbiamo fatto con chi ci proponeva di promuovere i locali con le slot – ha spiegato Marco Tarquinio – e posso garantirvi che si trattava di tanti soldi. Ma troppo alto sarebbe il danno sociale». È una delle considerazioni emerse nel corso dell’incontro per giornalisti promosso dalla diocesi di Ravenna- Cervia, sabato 10 maggio, ospite il direttore di Avvenire.
Per l’arcidiocesi di Ravenna-Cervia è stata anche l’occasione per presentare il nuovo responsabile dell’Ufficio diocesano Comunicazioni sociali, Enrico Saviotti. Primo atto di un più ampio impegno nell’ambito della comunicazione che l’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni intende sviluppare a partire dai già attivi radio e settimanale, per realizzare presto anche un sito web. Senza dimenticare l’intenzione di rispondere alla richiesta giunta da più parti di avere maggiori informazioni del mondo ecclesiale. Più notizie positive, di cui si sente la mancanza sulle cronache locali.
Il dibattito è stato alimentato dalle considerazioni di Tarquinio che ha testimoniato azioni concrete promosse proprio sulle pagine di Avvenire. Ad esempio la vicinanza alla gente della “terra dei fuochi” in Campania. Oppure i servizi sulla Nigeria con i rapimenti delle ragazze cristiane da parte di fondamentalisti. Essere prossimi alla gente, significa cercare di capirne le storie, raccontarle e sollecitare così le autorità competenti a intervenire.
I giornalisti locali hanno ringraziato dell’invito che apre all’opportunità di un dialogo costruttivo. In tempi in cui la qualità del loro lavoro è messa a dura prova da minori risorse, hanno chiesto maggiore informazione pur riconoscendo, all’arcivescovo, un impegno importante già nelle ultime vicende di cronaca ecclesiale ravennate. «Monsignor Ghizzoni ha parlato e preso iniziative – hanno sottolineato – La collaborazione è un passo avanti». Del resto, comunicare la buona novella è nel dna della Chiesa cattolica, ed è un fatto buono per tutte le epoche, a maggior ragione quella odierna.