UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Carlo Acutis sarà beato il 10 ottobre

Un modello di santità giovanile nell'era digitale. Il corpo del venerabile è conservato ad Assisi nel Santuario della Spogliazione.
17 Giugno 2020

La diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino in festa per la notizia della beatificazione del venerabile Carlo Acutis che avverrà ad Assisi sabato 10 ottobre alle ore 16 nella Basilica papale di San Francesco.

“La gioia che da tempo stiamo aspettando ha finalmente una data – afferma il vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino - . Parliamo della beatificazione del venerabile Carlo Acutis. La presiederà il cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. È bello che la notizia arrivi mentre ci prepariamo alla festa del Corpo e del Sangue del Signore. Il giovane Carlo si distinse per il suo amore per l’Eucaristia, che definiva la sua “autostrada per il Cielo”. La  notizia – aggiunge il vescovo - costituisce un raggio di luce in questo periodo in cui nel nostro Paese stiamo faticosamente  uscendo da una pesante situazione sanitaria, sociale e lavorativa. In questi mesi abbiamo affrontato la solitudine e il distanziamento sperimentando  l’aspetto più positivo di internet, una tecnologia comunicativa per la quale Carlo aveva uno speciale talento, al punto che  papa Francesco, nella sua lettera Christus vivit rivolta a tutti i giovani del mondo, lo ha presentato come modello di santità giovanile nell'era digitale.  Scrive di lui il Santo Padre: «Egli sapeva molto bene che questi meccanismi della comunicazione, della pubblicità e delle reti sociali possono essere utilizzati per farci diventare soggetti addormentati, dipendenti dal consumo e dalle novità che possiamo comprare, ossessionati dal tempo libero, chiusi nella negatività. Lui però ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza»(n.105).

Com'è noto, il corpo del venerabile è conservato ad Assisi nel Santuario della Spogliazione. La sua beatificazione lo porterà ancor più all'attenzione del mondo giovanile e sarà un incoraggiamento per tutti. La prova che stiamo vivendo non ci deve abbattere. L’amore di Dio – prosegue il vescovo - può far in modo che una grande crisi diventi una grande grazia. Occorre una nuova creatività, generativa e responsabile, per costruire un mondo diverso, più bello, più solidale.  Carlo lo dice specialmente ai giovani, come nella stessa lettera papa Francesco ha sottolineato: egli – scrive il Papa - «non è caduto nella trappola. Vedeva che molti giovani, pur sembrando diversi, in realtà finiscono per essere uguali agli altri, correndo dietro a ciò che i potenti impongono loro attraverso i meccanismi del consumo e dello stordimento. In tal modo, non lasciano sbocciare i doni che il Signore ha dato loro, non offrono a questo mondo quelle capacità così personali e uniche che Dio ha seminato in ognuno. Così, diceva Carlo, succede che “tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”. Non lasciare che ti succeda questo» (Christus vivit 106).