UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Caserta: lettera del Vescovo su “Avvenire”

Locandine, parrocchie, edicole, giornali locali e siti Web. È la sinergia che i Portaparola hanno lanciato a Caserta per diffondere la lettera pastorale del vescovo Pietro Farina alla città, pubblicato domenica dopo domenica, per tutto il periodo di Quaresima, sulla pagina diocesana di Avvenire.
23 Marzo 2011
Locandine, parrocchie, edicole, giornali locali e siti Web. È la sinergia che i Portaparola hanno lanciato a Caserta per diffondere la lettera pastorale del vescovo Pietro Farina alla città, pubblicato domenica dopo domenica, per tutto il periodo di Quaresima, sulla pagina diocesana di Avvenire. Un messaggio pastorale che già di per se è una novità, considerato che si compone «a puntate», partendo dall’attualità e cercando di incontrare non solo i lettori abituali della pagina Casertasette e di Avvenire, ma anche quelli lontani. Ecco perché è stata scelta la modalità di coinvolgere non solo le parrocchie ma anche le edicole e di affiggere locandine in tutta la diocesi. Un modo antico di promuovere i giornali, ma ancora il più significativo, visto che ha riscosso il plauso degli edicolanti. «Abbiamo scoperto che molti lettori non sapevano che Avvenire aveva una pagina casertana la domenica» spiega infatti la signora Pia Moretti, proprietaria del chiosco di piazza Vanvitelli, nel pieno centro di Caserta. «È stata una sorpresa anche per noi – aggiunge l’edicolante – trovare una locandina che ho subito esposto in bella vista». Per promuovere ancora meglio il messaggio del vescovo Farina – che al termine delle pubblicazioni sarà raccolto in un volume – i Portaparola di Caserta in questo periodo promuovono le uscite domenicali di Avvenire anche con comunicati inviati ogni venerdì alle testate informative della provincia. E domenica scorsa hanno anche organizzato una visita itinerante a tutte le edicole del centro di Caserta raggiungibili a piedi, per verificare se le locandine erano arrivate e per conoscere gli edicolanti. Un modo di fare comunità anche con i diffusori dei quotidiani di carta. Anche perché per costruire una reale rete di relazioni sul territorio per promuovere Avvenire bisogna partire da parrocchie ed edicole.
«Camminare per cercare e fotografare le locandine di Avvenire – spiega Antonio Luisé, uno dei volontari dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi – è stato come collaborare a far conoscere un pezzetto di Vangelo. E poi i nostri figli si sono divertiti un mondo».