UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Caserta: un'Eco per la gente…

Un anno vissuto intensamente, ma capace di fare una piccola rivoluzione in provincia di Ca­serta e non solo. È il racconto del pri­mo compleanno de L’Eco di Caserta direttamente dalla voce dei lettori e dei responsabili di associazioni e mo­vimenti della diocesi di Caserta e del Casertano.
15 Gennaio 2013
Un anno vissuto intensamente, ma capace di fare una piccola rivoluzione in provincia di Ca­serta e non solo. È il racconto del pri­mo compleanno de L’Eco di Caserta direttamente dalla voce dei lettori e dei responsabili di associazioni e mo­vimenti della diocesi di Caserta e del Casertano.
Infatti
L’Eco , dorso locale di Avvenire, è uscito per la prima volta il 13 gennaio 2012 e da allora, 47 numeri dopo, ha su­perato tutte le previsioni. «Il settimana­le casertano – sottolinea l’ingegner Claudio Petrone, preside del Liceo scientifico De Sivo di Maddaloni – cer­ca di raccontare ogni aspetto del terri­torio dando però una spiegazione nel contesto diocesano, nazionale e dei principi della fede. Una bella sfida. Noi come scuola lo abbiamo conosciuto da poco ma quest’anno ci abboneremo».
«Il settimanale è stata una vera rivolu­zione per il nostro territorio ma anche in genere nel mondo dei media locali – spiega l’avvocato Biagio Narciso, presi­dente degli ex Allievi Salesiani dell’U­nione di Caserta –. Non avevo mai visto nulla del genere per quanto riguarda il coinvolgimento diretto delle persone nel territorio. Si sta creando una rete in­torno al giornale che in nessun altro modo sarebbe nata in una provincia dif­ficile come la nostra. L’unico modo per migliorare è continuare a lavorare così e andare avanti».
«Indubbiamente è stato un evento mol­
to positivo – aggiunge il magistrato O­scar Bobbio, casertano e delegato re­gionale del Meic –. Non c’erano espe­rienze precedenti: è stata costruita dal nulla. L’intuizione del vescovo Pietro Fa­rina è stata vincente. Attraverso il gior­nale ho avuto la possibilità di conosce­re eventi e iniziative che altrimenti nes­sun media locale avrebbe reso noto. An­che sotto l’aspetto dell’approfondi­mento funziona bene. Se posso sugge­rire nuove strade, io percorrerei ancora quella di inchieste e approfondimenti su temi specifici come l’inquinamento da rifiuti, l’immigrazione, il politico e il sociale, le difficoltà economiche del ter­ritorio.
L’Eco può diventare il luogo del­la progettualità del Casertano».
«C’era la necessità di avere un settima­nale provinciale dei cattolici – rileva l’in­gegnere Ferdinando Sebastianelli, re­sponsabile provinciale di Alleanza Cat­tolica –. Ora serve che aumentino an­che i commenti e le riflessioni per tra­smettere un messaggio di fede chiaro e deciso. La più grande novità de
L’Eco è stata la capacità di mettere in rete i cattolici: associazioni e movimenti si sono coordinati con il giornale più che con tante altre strutture e organismi uf­ficiali. Prima non ci conoscevamo, a­desso abbiamo contezza di tanta ric­chezza e ci mettiamo insieme attraver­so il giornale». «Era assolutamente necessario avere u­na voce giornalistica casertana – con­clude l’avvocato Gaetano Iannotta, pre­sidente diocesano dell’Unione giuristi cattolici –. È uno strumento per far co­noscere le iniziative della diocesi ma an­che per far arrivare la nostra voce in o­gni ambiente. E poi è molto attivo an­che online e ritengo che debba conti­nuare a diffondersi sempre di più. Il mio suggerimento è di non perdere mai di vista i bisogni e le esigenze di tutte le classi».
L’Eco
esce ogni venerdì e le quattro pa­gine che lo compongono, tutte a colo­ri, sono distribuite con il quotidiano dei cattolici italiani in Campania e Puglia. Il settimanale ha anche una versione online, con circa 900mila pagine viste o­gni mese.