UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Colletta nazionale per il Caucaso

Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali - Caritas Italiana, per mandato della Conferenza Episcopale Italiana, indice una colletta nazionale per le popolazioni vittime del conflitto nei territori dell´Ossezia (Nord e Sud) e della Georgia, invitando le Diocesi, e in modo particolare le Caritas diocesane, a promuovere, domenica 24 agosto o domenica 31 agosto 2008, una […]
19 Agosto 2008

Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali -

Caritas Italiana, per mandato della Conferenza Episcopale Italiana, indice una colletta nazionale per le popolazioni vittime del conflitto nei territori dell´Ossezia (Nord e Sud) e della Georgia, invitando le Diocesi, e in modo particolare le Caritas diocesane, a promuovere, domenica 24 agosto o domenica 31 agosto 2008, una giornata di preghiera e di solidarietà in tutta Italia. La colletta segue l’appello del Papa nell’Angelus di domenica scorsa affinché siano «alleviati con generosità i gravi disagi dei profughi, soprattutto delle donne e dei bambini, che mancano perfino del necessario per sopravvivere».
 
Caritas Italiana ha finora messo a disposizione € 100.000, di cui € 50.000 – già inviati – per l’acquisto di aiuti alimentari e materiale sanitario, altri € 50.000 – da inviare nei prossimi giorni – per le attività di riabilitazione e ricostruzione. Intanto in Ossezia del Sud la situazione rimane drammatica e risulta ancora difficile agli operatori Caritas poter raggiungere dalla Georgia le zone più colpite come Tskhinvali e Gori. Tramite Vladikavkaz (Ossezia del Nord), l’unica via d’accesso praticabile, la Rete Caritas è comunque riuscita ad inviare 15 Kit medici (farmaci essenziali e materiale sanitario), dal valore complessivo di € 170.000, destinati ai 32.000 profughi accolti in
questa regione e alle popolazioni rimaste sul posto. Tutto il materiale è sufficiente a soddisfare il fabbisogno medio di 150.000 persone per un periodo di circa tre mesi. Continua la distribuzione di viveri e beni di prima necessità ai profughi accolti presso le città di Alaguir e di Tamisk, alla frontiera dell’Ossezia del Sud. L’emergenza rischia però di aggravarsi nei prossimi mesi quando sarà necessario trovare delle sistemazioni adeguate per affrontare il rigido inverno.
 
A Tbilisi, in Georgia, aumenta invece di ora in ora il numero di profughi dell’altra regione in conflitto, l’Abkhazia. Il direttore di Caritas Georgia, padre Witold Szulczynski, coadiuvato da Caritas Internationalis – la rete delle Caritas nazionali, di cui fa parte anche Caritas Italiana –, sta cercando di aumentare il numero dei pasti caldi distribuiti nei vari centri di accoglienza sparsi per la città. Oltre alle mense popolari, già presenti sul territorio, grazie alla collaborazione con la Croce Rossa Italiana e il Programma Alimentare Mondiale, si stanno distribuendo cucine da campo per le 1.800 persone accolte in un vecchio ospedale del quartiere Isani, le 240 nell’asilo di Mukhiani, i 350 sfollati raccolti nel centro olimpico di Gladani e i 220 presso l’Istituto di giurisprudenza. Insieme ai pasti caldi vengono distribuiti generi di prima necessità (spazzolini, sapone, dentifrici, detersivi, carta igienica, ecc.), mentre un medico e una psicologa provvedono all’assistenza sanitaria e psicologica.

comunicato caritas.pdf

Ufficio Stampa